Varsavia (Agenzia Fides) - Una preghiera interreligiosa e un momento di silenzio comune per invocare la pace in Ucraina: è l'iniziativa promossa per domani, 24 marzo, dalla associazione internazionale "Religions for Peace" in collaborazione con la "Associazione Patient", con sede in Polonia, con lo scopo di assicurare sostegno e solidarietà, da parte dei credenti di diverse confessioni religiose, alle popolazioni colpite dalla crisi umanitaria conseguente alla guerra in Ucraina.
Rileva la nota di "Religions for Peace", inviata l'Agenzia Fides: "La prima parte di questo viaggio è innalzare una comune preghiera per la pace, condivisa da rappresentanti di diverse fedi : la preghiera e il silenzio saranno vissuti contemporaneamente, a livello virtuale, in tante parti del mondo, da gruppi che non possono incontrarsi in presenza; in altre località gruppi di persone di buona volontà si raduneranno condividendo un momento di silenzio e di invocazione a Dio, esprimendo la vicinanza con la mente e con il cuore alla popolazione dell'Ucraina".
Il prossimo passo passo, si annuncia, è poi organizzare il viaggio di una delegazione di leader religiosi e un meeting a Kiev affinchè, "con la loro presenza orante e pacifica, possano invitare le parti in lotta a avviare una tregua e prendere parte a negoziati concreti". I leader religiosi, si rimarca, "parteggiano semplicemente per una pacifica risoluzione del conflitto e per la riconciliazione dei popoli". "Tutti i credenti in Europa, di qualsiasi comunità religiosa, sono chiamati a unirsi a questo sforzo per far cessare il rumore delle armi ed estirpare l'odio dal cuore dei popoli", auspica la nota.
Nei giorni scorsi anche i membri del Comitato internazionale della gioventù di "Religions for Peace" hanno scritto un messaggio che "condanna la violenza e la perdita di vite umane, il mancato rispetto del diritto e il disprezzo dei diritti umani", dicendosi "profondamente turbati da questa soprattutto per i giovani che sono derubati di un futuro di pace".
"Senza un percorso verso la pace e la diplomazia, le ferite di questo conflitto non faranno che perpetuare un ciclo infinito di violenze e traumi", ammonisce il Comitato, composto da giovani di religioni diverse, chiedendo "l'immediata cessazione delle ostilità e l'impegno di leader politici e religiosi per risolvere questa guerra e prevenire ogni altra violenza futura.
(PA) (Agenzia Fides 23/3/2022)
ASIA/MYANMAR - Il popolo sofferente ai piedi dell'Immacolata, Madre di speranza e di riconciliazione