Roma (Agenzia Fides) – Trent’anni fa il Movimento Giovanile Missionario delle Pontificie Opere Missionarie italiane decise di celebrare annualmente una “Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei Missionari martiri”. Venne scelta la data del 24 marzo, giorno dell’assassinio, avvenuto nel 1980, di Mons. Oscar Arnulfo Romero, Arcivescovo di San Salvador, che è stato canonizzato il 14 ottobre 2018. Dall’Italia l’iniziativa si è estesa nel tempo anche ad altre nazioni.
Quest’anno Missio Italia ha scelto come tema della XXX Giornata “Voce del Verbo”. “La voce dei martiri, che è Voce del Verbo, del Dio fattosi uomo per manifestare la sua vicinanza alla fragilità della vita, diventa da sempre seme, germoglio per le comunità cristiane – spiega Giovanni Rocca, Segretario nazionale di Missio giovani -. Non è un caso che i primi santi della Chiesa siano stati proprio dei martiri, annunciatori del Vangelo liberatore di Cristo, pilastri della fede che proclamiamo ancora oggi. Come il Nazareno innalzato sulla croce, il martire, nella sua debolezza, rimane fedele fino all’ultimo istante alla promessa ricevuta e ricambiata a Dio: pace, giustizia e speranza per tutti i popoli della Terra”.
Illustrando il tema, Rocca sottolinea che oltre all’attenzione che si vuole porre sui popoli che subiscono martirio, “dei quali il missionario è chiamato a farsi portavoce e amplificatore”, c’è anche “una dimensione legata al silenzio nella morte che vorremmo scardinare”. “Infatti, se la morte, così come quotidianamente la viviamo, è spesso accompagnata dal silenzio e dal dolore ci sono situazioni in cui non è così. Pensiamo ad esempio ai conflitti armati, alle persecuzioni, alla criminalità, al terrorismo, fenomeni che si muovono, che strisciano nel silenzio, per sfociare poi nelle bombe e nelle grida di chi le subisce. Questo rumore assordante non fa altro che sovrastare quella voce, già fioca e intimorita di chi è oppresso”. Un’altra morte che fa rumore, è quella di Cristo inchiodato alla croce, “emblema del martirio che scuote la terra”, e anche quando il sepolcro è murato, “quella voce, che è eco della voce creatrice del Padre, non tace”. “Il missionario martire non giace nella tomba ma è più vivo che mai nelle donne e negli uomini che hanno ascoltato dalla sua voce la Buona Notizia di Gesù”.
Come di consueto Missio Italia presenta diversi suggerimenti per l’animazione della Giornata, disponibili sul suo sito internet: riflessioni, lo schema per la Via crucis missionaria e per una Veglia di preghiera, cinque film da utilizzare per un cineforum... Il gesto di solidarietà che tradizionalmente accompagna la celebrazione della Giornata riguarda quest’anno la ristrutturazione del Centro pastorale giovanile di Mapuordit, nella diocesi di Rumbek, in Sud Sudan.
In occasione della Giornata dei Missionari martiri, a quasi un anno dalla pubblicazione della Lettera Apostolica di Papa Francesco "Antiquum ministerium" con la quale si istituisce il ministero di catechista (10 maggio 2021), l’Agenzia Fides pubblicherà uno Speciale dedicato ai Catechisti Martiri.
(SL) (Agenzia Fides 23/3/2022)