AFRICA/GUINEA - “Siamo una Chiesa giovane e dinamica” afferma il Presidente della Conferenza Episcopale

venerdì, 21 giugno 2024 chiese locali   vescovi   migranti  

Conakry (Agenzia Fides) - “La Chiesa in Guinea è una Chiesa giovane ma allo stesso dinamica” dice Raphaël Balla Guilavogui, Vescovo di N’Zérékoré, Presidente della Conferenza Episcopale della Guinea, che ha concesso all’Agenzia Fides un’intervista.

Eccellenza una Chiesa giovane ma dinamica. Ci può spiegare cosa significa?
“Siamo una Chiesa giovane: festeggeremo i 150 anni dell’evangelizzazione della Guinea nel 2027. Siamo una comunità minoritaria importante perché su 13 milioni di guineani, i cristiani di tutte le confessioni sono il 10%, mentre i cattolici sono poco più del 6%. Siamo allo stesso tempo una Chiesa dinamica se si pensa che nel giro di un anno abbiamo avuto la nomina di ben tre nuovi Vescovi. Così ora abbiamo 6 Vescovi con 5 diocesi. Di queste due sono molto recenti. Si tratta della diocesi di Guéckédou, eretta il 29 giugno 2023, guidata da Mons. Nobert Tamba Sandouno (ordinato il 12 novembre 2023) e quella di Boké, eretta il 22 febbraio di quest’anno, il cui Vescovo, Mons. Moïse Tinguiano, è stato ordinato il 27 aprile. Il terzo Vescovo di recente nomina è Mons. François Sylla, Arcivescovo Coadiutore di Conakry, ordinato l’8 giugno di quest’anno.

La Guinea è stata evangelizzata da missionari europei ma ora cammina grazie al clero locale?
La Guinea è stato evangelizzata dalla congregazione degli Spiritani che sono stati i primi a mettervi piede nel 1877, seguiti poi dai Padri Bianchi (Missionari d’Africa) nel 1914. Attualmente il clero è costituito in maggioranza da preti locali, circa 214 sacerdoti diocesani. Abbiamo anche un discreto numero di vocazioni sacerdotali e religiose.

Una Chiesa dinamica anche a livello sociale?
La Chiesa ha un ruolo sociale apprezzato da tutti soprattutto nel campo educativo. Fin dall’inizio la Chiesa ha giocato un ruolo importante a livello sociale attraverso l’istituzione di scuole, centri di formazione, dispensari sanitari ecc. Attualmente la Chiesa ha diverse scuole che sono in gran parte gestite da religiosi e religiose, nelle quali la maggioranza degli alunni sono musulmani. La Chiesa accoglie tutti.

Dalla Guinea partono tanti giovani che cercano la fortune in Europa, cosa fa la Chiesa al riguardo?
A livello sociale la Chiesa è inoltre impegnata a informare e formare i giovani che tentano l’avventura dell’emigrazione clandestina, attraverso l’Organizzazione Cattolica per la Promozione Umana (OCPH)/Caritas Guinea, spiegando loro i rischi e le difficoltà che dovranno affrontare. Il tema di questa formazione è “Liberi di partire o di restare”. Occorre che i giovani siano ben informati e conoscano i rischi tanto più che vi sono persone che tornano indietro dopo aver tentato di raggiungere l’Europa. A questo proposito stiamo creando dei centri per aiutare gli ex migranti che tornano in Guinea a reinserirsi nella società. (L.M.) (Agenzia Fides 21/6/2024)


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