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Lahore (Agenzia Fides) - La comunità cattolica in Pakistan ha appreso con grande gioia che il Dicastero vaticano delle Cause dei Santi, il 24 ottobre 2024, ha confermato la validità giuridica all’inchiesta diocesana per la Causa di Beatificazione e Canonizzazione del giovane pakistano e Servo di Dio Akash Bashir (Risalpur 22 giugno 1994 – Lahore 15 marzo 2015) laico, ex allievo di Don Bosco. Dopo la verifica svolta sugli "aspetti formali degli atti processuali e la consistenza dell’apparato probatorio" (numero e qualità dei testimoni, documenti raccolti), il 5 novembre 2024 la comunicazione è stata è stata trasmessa al Postulatore Generale per le Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, don Pierluigi Cameroni, che sta seguendo il processo, come ha riferito l'agenzia salesiana ANS.
Il Postulatore Generale ha rimarcato: “Questo è un grande traguardo, frutto del lavoro fatto con passione e competenza dai membri del Tribunale diocesano e da quanti hanno dato il loro contributo, in particolare dalla Commissione storica e dal vice postulatore don Gabriel Cruz SDB”. Il Postulatore Generale chiederà ora al Dicastero delle Cause dei Santi di nominare un "Relatore" che guiderà nella preparazione della “Positio super martyrio” del Servo di Dio. L’inchiesta diocesana si è svolta presso la curia arcivescovile di Lahore, in Pakistan, dal15 marzo 2022 al 15 marzo 2024.
Riportando i sentimenti e la condizione della comunità cattolica di Lahore, padre Lazar Aslam OFM Cap, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini nella Custodia Generale "Mariam Siddeeqa" in Pakistan, e Superiore della comunità francescana del convento e parrocchia di San Francesco a Lahore, osserva all'Agenzia Fides: "Oggi la comunità cattolica gioisce nel profondo per questo ulteriore passo avanti. Siamo grati a Dio per il dono di Akash e perla sua testimonianza. La gente qui prega incessantemente. C'è un costante flusso di pellegrini sulla sua tomba: la gente prega e chiede l'intercessione di Akash. E posso dire che stanno avvenendo miracoli spirituali, di conversione e consolazione. Akash ci ricorda la figura di un altro giovane, Carlo Acutis, il giovane beato italiano sepolto in Assisi. Anche Akash aveva profonda devozione e amore per l'Eucarestia. Sono due ragazzi di cuore. Figure come Akash e come Carlo mostrano i frutti che dà, nella vita, la vicinanza al cuore di Dio e sono di ispirazione per i nostri giovani, perchè possano percorrere la strada della santità di vita nella nostra terra, nella nostra nazione".
Akash Bashir è nato a Risalpur, in Pakistan, il 22 giugno 1994 da una famiglia umile e ha studiato al Don Bosco Technical Institute di Lahore. Conduceva la vita normale di un giovane, vivendo in sua famiglia, con gli amici, a scuola, in parrocchia. Gli piaceva fare sport, era un battezzato, aveva fede e la preghiera era parte della sua vita. Si era impegnato a vivere come "un buon cristiano e un onesto cittadino", come aveva desiderato Don Bosco.
Bashir prestava servizio come volontario per la sicurezza nella sua chiesa parrocchiale di San Giovanni nel quartiere di Youhanabad a Lahore. La domenica mattina del 15 marzo 2015, un attentatore kamikaze, che indossava una cintura esplosiva, ha tentato di entrare nella chiesa di San Giovanni, dove in quel momento erano presenti oltre 800 fedeli che partecipavano alla messa. Resosi conto del tentativo di compiere una strage, Bashir non ha esitato a fermare l'attentatore e sacrificarsi per impedire il massacro, abbracciando l'uomo e saltando in aria con lui, fuori dalla chiesa.
(PA) (Agenzia Fides 8/11/2024)