Seoul (Agenzia Fides) - Dialogare e condividere le proprie idee e speranze, in stile sinodale, con i Pastori e con l'Arcivescovo; mettersi in cammino per la pace, partecipando al pellegrinaggio lungo la Zona Demilitarizzata nell'agosto prossimo. Sono tra le iniziative le tappe di avvicinamento dei giovani coreani a due momenti importanti che coinvolgeranno la Chiesa locale: il Giubileo del 2025 e la GMG del 2027.
Nella prima, originale, iniziativa della comunità cattolica di Seoul, centinaia di giovani si sono ritrovati con sacerdoti, consacrati e Vescovi a vivere una sessione di un dialogo, un dialogo umano e spirituale, presso la Cattedrale di Myeongdong. In un'iniziativa che ha azzerato le distanze tra i giovani e i loro Pastori, essi hanno avuto l'opportunità unica di interagire direttamente con l'Arcivescovo Peter Soon-taick Chung, con il Vescovo Job Yo-bi Koo, il Vescovo Paul Kyung-sang Lee e altri responsabili ecclesiali.
In un incontro definito "commovente e penetrante", circa 600 giovani si sono riuniti nel cortile della cattedrale di Myeongdong la sera del 28 giugno per l'evento “Camp at the Cathedral”, organizzato dal Comitato Organizzatore Locale della GMG di Seoul 2027. Incentrato sul tema “Non temere: io sono con te” (Is 41,10), l'esperienza ha cercato di costruire un ponte tra le generazioni attraverso un dialogo significativo e lo scambio di esperienze con i Pastori, che hanno partecipato attivamente alle discussioni e alle interazioni in grippi.
"L’atmosfera - racconta una nota dell'arcidiocesi - era davvero senza precedenti: era la prima volta che nel cortile della Cattedrale si svolgeva un evento di così grande portata. Lo spazio è stato trasformato in un ambiente accogliente, simile a un campeggio, per tutti i partecipanti. Divisi in gruppi di dieci, ciascuno assistito da un sacerdote, un consacrato o un volontario, si sono seduti in cerchio su sedie da campeggio, creando un ambiente intimo e accogliente. I giovani partecipanti sono apparsi piuttosto sorpresi dalla disposizione e inizialmente erano un po' timidi, soprattutto per il fatto di esser così vicini ai Vescovi. Tuttavia, con il passare della serata, queste barriere si sono dissolte e hanno cominciato a svolgersi conversazioni significative".
Nel corso dell'incontro, quattro giovani hanno evidenziato le sfide significative che i giovani contemporanei devono affrontare e hanno condiviso storie sulla loro esperienze di fede. Ogni presentazione è stata seguita da discussioni di gruppo – un metodo ispirato al Sinodo. Tra i giovani intervenuti, Sang-wook Lee ha segnato una certa apatia spirituale che può derivare dal fatto che la Chiesa-istituzione viene avvertita come "distante" e ha rilevato "l'esigenza di avere animatori e Pastori dedicati e presenti, che aiutino i giovani a trovare il significato del servizio e dell'apostolato”. Mons. Chung ha tenuto, poi, un accorato discorso di chiusura, esprimendo la sua gratitudine per l’onestà e la volontà dei giovani partecipanti di condividere le loro storie, notando che "è stato un momento prezioso per ascoltare le storie delle vostre vite". L'Arcivescovo ha citato Papa Francesco: “Dio ci ama così come siamo, non importa ciò che realizziamo o chi diventiamo. Possiate sperimentare, attraverso il processo di preparazione alla GMG, che Dio è sempre con voi nelle vostre gioie, dolori e ferite”.
L’iniziativa nasce la volontà dell’Arcivescovo Chung di creare opportunità per ascoltare la voce dei giovani. Il “Campo presso la Cattedrale” ha esemplificato questa visione e ha fornito una piattaforma unica per il dialogo all'interno della comunità ecclesiale.
Sul versante della missione, i giovani - che con il loro entusiasmo possono e vogliono dare una spinta al processo di pacificazione e riconciliazione nella penisola coreana, in una fase di alta tensione politica - si stanno preparando al pellegrinaggio titolato "Venti di pace nella Zona demilitarizzata". Organizzato dal Comitato di riconciliazione nazionale dell'Arcidiocesi di Seoul, il pellegrinaggio si terrà dal 29 al 1° settembre, coinvolgendo migliaia di giovani che cammineranno lungo la frontiera che divide Corea del Nord e Corea del Sud, lanciando messaggi di speranza e di pace.
L'iniziativa, fiore all'occhiello della pastorale giovanile di Seoul, va avanti dal 2012 e intende aiutare i giovani a diventare "apostoli di pace". In questa edizione, in particolare, si guarda all'anno del Giubileo, nel quale i giovani sognano si possa tornare ad aprire un dialogo tra Corea del Nord e Corea del Sud. La marcia giovanile, segnata da preghiere, canti, riflessioni di carattere culturale e spirituale, toccherà le località di Ganghwa, Paju, Yeoncheon e Cheorwon (tute lungo il confine) con l'espressa finalità di portare "un vento di riconciliazione" nella penisola coreana.
(PA) (Agenzia Fides 1/7/2024)
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