AFRICA/LIBERIA - “Un esempio di ‘pastorale di frontiera', nello spirito di ‘Fratelli tutti’”: donne impegnate per la riconciliazione

venerdì, 9 febbraio 2024

LS

Foya (Agenzia Fides) – Trecento donne cattoliche di Guinea, Liberia e Sierra Leone si sono incontrate recentemente nella parrocchia di St John Vianney a Foya, alla luce de ‘il mistero della Visitazione’.
“L’esperienza di condivisione internazionale, iniziata due anni fa dallo slancio missionario dell’associazione di donne cattoliche della parrocchia San John Vianney di Foya, ha coinvolto le parrocchie oltreconfine di Gueguedou, Guinea, e Koindu – Buedu, Sierra Leone” ha spiegato il parroco, p. Lorenzo Snider, missionario SMA. “La particolarità di questo lembo di terra - prosegue - è che paesi anglofoni e francofoni condividono la stessa lingua locale: il Kissi, che è anche il nome del gruppo etnico, che conta almeno un milione di persone e abita il confine tra Guinea, Sierra Leone e Liberia.”
L’incontro, nel quale si è ricordata la vocazione di Maria ed Elisabetta, ha messo in luce il protagonismo delle donne nel processo di evangelizzazione di queste terre. “Non solo con l’organizzazione di incontri periodici, ma anche con la creazione di un piccolo gruppo direttivo dei tre paesi, i contatti, le riflessioni comuni ed un processo di fraternità ed amicizia che coinvolge ora tutto il popolo di Dio, con i propri pastori.”
Il gruppo si è incontrato nel contesto dell’ordinazione sacerdotale del primo prete della parrocchia, p. Michael S.J. Gborie, per condividere la fede, fare esperienza di fraternità, confermarsi mutualmente nel servizio al Signore Gesù e nell’impegno dell’evangelizzazione, accanto ai propri pastori, nella chiesa cattolica.
Durante la messa di apertura il vescovo di Gbarnga, Antony R. F. Borwa, ha ribadito il sostegno dell’episcopato a questa iniziativa e ha invitato ad agire fattivamente per la riconciliazione e la pace.
“Credo che sia un bell’esempio di ‘pastorale di frontiera, nello spirito di ‘Fratelli tutti’, per tessere legami di amicizia, nella comune fede nel Signore Gesù” conclude p. Lorenzo. Questi sono potenti antidoti contro i conflitti, i nazionalismi e la stimmatizzazione dello straniero. Proposte e movimenti che vengono dal basso e che, speriamo e preghiamo, possano avere il dinamismo del lievito nella pasta o del granello di senape.”

(LS/AP) (Agenzia Fides 9/2/2024)


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