ASIA/KAZAKHSTAN - Elezioni parlamentari, si ridimensiona il partito al potere

giovedì, 23 marzo 2023 politica   elezioni  

Astana (Agenzia Fides) - "A partire dal ridimensionamento del Partito da sempre al potere, vi sono in Kazakhstan segnali di grandi movimenti nel campo politico. Permane, nella società, la questione di una mancanza di radici ideali e culturali nell’impegno politico, che così rischia di essere fortemente condizionato da interessi economici e regionali": lo osserva - all'indomani delle elezioni del 19 marzo nel paese dell'Asia centrale - don Edoardo Canetta, ex Vicario Apostolico dell'Asia centrale, ed ex docente all'Istituto di Diplomazia della Repubblica del Kazakistan, per vent'anni missionario in Kazakistan. Nel complesso, hanno notato gli osservatori, i concorrenti hanno condotto una campagna attiva e libera per il voto dei rappresentanti nella Camera Bassa del Parlamento. I messaggi dei partiti hanno affrontato un'ampia gamma di questioni sociali ed economiche, in una campagna elettorale che ha generato un coinvolgimento piuttosto ampio nelle principali città oltre che sulle piattaforme online.
Le elezioni parlamentari seguono quelle presidenziali del 2022 in cui è stato eletto Zhomart Tokaev, successore del primo Presidente del Kazakhstan indipendente, Nursultan Nazarbayev, leader assoluto del Paese fino al recente passato.
Si è votato con un nuovo sistema che prevede un 70% di seggi attribuiti col sistema proporzionale ai partiti e un 30% ad eletti in collegi uninominali dove a volte i candidati si presentavano come indipendenti. Lo sbarramento per entrare in Parlamento è sceso dal 7% al 5%, per favorire la rappresentatività.
Per quanto riguarda i voti ottenuti dai partiti, la maggioranza dei consensi, il 53,90%, è andata al Partito del Presidente Tokaev, denominato “Amanat”, erede del partito “Nur Otan” del vecchio Presidente. Va notato che che il Presidente Tokaev alle elezioni presidenziali aveva ottenuto l’83% dei voti. Il partito si presenta come "protettore della pace sociale interetnica e interreligiosa" ed è il partito che subisce un notevole ridimensionamento.
In un panorama politico che ha visto un certo pluralismo, il partito “Akh zhol” (traducibile come "Via Sacra"), di orientamento liberal, ha ottenuto l’8,4% dei voti. Il Partito patriottico nazional-democratico “Auyl” (che significa in kazako "villaggio dei nomadi") ha ottenuto il 10,9% dei voti. Esso rappresentao gli interessi del mondo agrario, che nel paese ha una grande importanza soprattutto in una prospettiva che voglia creare un’alternativa al settore del petrolio e dell’industria pesante.
“Il Partito Popolare del Kazakhstan”, che fino al 2004 si richiamava ed era il Partito comunista, rappresentante della società sovietica, ha ottenuto il 6,8% dei voti, mentre il Partito “Baitak” (letteralmente in kazako significa “senza confini”), partito che si vorrebbe riallacciare alla corrente europea dei Verdi, ha ottenuto solo il 2,30% dei voti, e così non potrà entrare in Parlamento.
Il "Partito Repubblica" , che intende rappresentare "gli scontenti" che comunque vorrebbero impegnarsi nell'ambito pubblico, ha ottenuto l’8,59% dei voti. Va notato anche il risultato del "non partito" dei “Contro tutti”, che ha ottenuto il 3,9% dei voti: non entrerà in Parlamento, ma questi neanche ci volevano entrare.
La questione principale della politica kazaka tocca la transizione dal regime del primo presidente Nursultan Nazarbaev al presidente che vuole presentarsi come "più democratico" del suo predecessore, Zomart Tokaev, rieletto lo scorso novembre.
Il recente voto per il Parlamento avviene in una fase delicata della storia del paese, dopo gli ampi scontri di piazza e le proteste popolari di gennaio 2022, in cui morirono 228 persone, e molti furono gli arresti.
D'altro canto, nel rapporto con la Russia, il Kazakhstan - che dal 2002 fa parte della "Collective Security Treaty Organisation" (CSTO), stipulato tra la Russia e alcuni paesi dell’ex URSS - non solo ha rifiutato di partecipare alla guerra in Ucraina, non ritenendola una "guerra difensiva", ma ora sta “ospitando” centinaia di migliaia di giovani russi in fuga dalla mobilitazione militare.
(PA) (Agenzia Fides 23/3/2023)


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