ASIA/TURCHIA - Antico cimitero cristiano profanato nella regione di Tur Abdin

martedì, 5 luglio 2022 medio oriente   chiese orientali   chiese locali   minoranze religiose   memoria  

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Yemişli (Agenzia Fides) – Centinaia di tombe profanate, con resti mortali e oggetti funebri dispersi nei terreni circostanti. E’ questa la scena che si sono trovati davanti i cristiani di Yemişli, villaggio della Provincia turca sud-orientale di Mardin, in occasione dell’ultima visita compiuta al camposanto per onorare la memoria dei propri avi. L’empia profanazione – riferiscono testate turche come Yeni Yaşam Gazetesi – è stata scoperta mercoledì 29 giugno, giorno in cui si celebra la memoria liturgica dei Santi Pietro e Paolo. La cappella del cimitero, dedicata proprio ai due Santi Apostoli, è stata eretta nel 1967, al centro di un’area funebre comprendente tombe risalenti anche al primo millennio cristiano.
Ogni anno, il 29 giugno, i cristiani ancora presenti nell’area – appartenenti per lo più a comunità siriache, assire e caldee – si recano al cimitero per celebrare liturgie nella cappella dedicata ai Santi Pietro e Paolo e compiere atti di devozione davanti alle tombe dei propri antenati. Quest’anno, la scoperta delle tombe violate ha provocato dolore e sconforto tra i cristiani dell’area, che hanno raccolto espressioni di immediata solidarietà da parte dei rappresentanti della comunità degli yazidi ancora residenti in Turchia. La profanazione dell’antico cimitero cristiano di Yemişli è stata prontamente denunciata alla polizia locale.
La regione montuosa di Tur Abdin, nella Provincia sud orientale di Mardin, costituisce un’area di radicamento storico delle comunità cristiane sire nella regione. La sede del Patriarcato siro ortodosso di Antiochia nel XIII secolo si era stabilita nei pressi di Mardin, nel Monastero di Mor Hananyo, e lì era rimasta fino al 1933, per poi trasferirsi in Siria (prima a Homs e poi a Damasco).
Nei primi anni del conflitto siriano, la Provincia di Mardin ha registrato l’arrivo di un consistente flusso di rifugiati cristiani fuggiti dalla Siria. Nel febbraio 2018 (vedi Fides 13/2/2018), un decreto legge ha disposto la piena restituzione alle Fondazioni legate alla Chiesa siro ortodossa di decine di beni ecclesiastici – chiese, monasteri, terreni e anche antichi cimiteri - sparsi nella regione di Mardin e che nel 2017 erano stati posti sotto il controllo di istituzioni pubbliche turche.
(GV) (Agenzia Fides 5/7/2022)


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