ASIA/COREA DEL SUD - Pace e riconciliazione in Corea e Ucraina

martedì, 28 giugno 2022 guerre   pace  

Seoul (Agenzia Fides) - “Sebbene conflitti, guerre, ostilità e divisioni nel mondo si intensificano costantemente, la Chiesa non può allontanarsi o rinunciare alla sua missione per la pace, armonia e unità su questo pianeta. Come Chiesa cattolica in Corea, dobbiamo pregare sinceramente con tutto il nostro cuore per la riconciliazione e l'unità tra le due Coree, così come per la fine della tragica guerra in Ucraina": lo ha detto l'Arcivescovo Peter Chung, Arcivescovo di Seoul e Amministratore apostolico di Pyongyang, presiedendo la solenne messa per la pace e la riconciliazione tenutasi il 25 giugno nella cattedrale di Myeongdong, a Seoul, in occasione del 72° anniversario dello scoppio della guerra di Corea. Alla messa, concelebrata da mons. Thomas Aquinas Choi Chang Hoa, ex presidente del Comitato nazionale di riconciliazione, erano presenti sacerdoti, suore e centinaia di cattolici che hanno pregato intensamente per la pace.
La Chiesa cattolica in Corea del Sud, impegnandosi nella missione di diventare uno strumento efficace per la riconciliazione e l'unità del popolo coreano, invita ogni anno i fedeli a partecipare alla Giornata i preghiera per la riconciliazione nazionale e l'unificazione, così come è stata proclamata dalla Conferenza Episcopale della Corea, fissata per giorno dell'anniversario della guerra, le cui ferite si avvertono ancora oggi.
“I governi sudcoreano e nordcoreano devono trovare strade alternative di pace per la Penisola coreana: il rafforzamento del potere militare non sarà mai l'opzione giusta. Uniamo i nostri cuori per raggiungere l'amore, il perdono e la vera pace che Cristo ci ha mostrato. Preghiamo insieme perché venga il giorno in cui la pace tra il popolo coreano e per l'intera umanità possa realizzarsi, per intercessione della Madonna”, ha detto l'Arcivescovo nella sua omelia.
Religiosi e fedeli pregano con grande fervore per la riconciliazione e la pace nella penisola coreana. La Chiesa coreana promuove una campagna di preghiera con lo slogan: “Finché li ricordiamo, sono vivi. Finché preghiamo per loro, la preghiera sarà esaudita”, riferendosi ai fedeli cattolici presenti nel nascondimento in Corea del Nord, dove si può vivere la fede in segreto e con grande rischio personale.
Come riferisce a Fides una nota dell'Arcidiocesi di Seoul, la messa - una delle attività spirituali per la speciale Giornata - è stata organizzata dal Comitato per la Riconciliazione Nazionale dell'Arcidiocesi di Seoul, costituito il 1 marzo 1995 dal Cardinale Stephen Kim Sou-hwan, per promuovere la riconciliazione e la pace tra la Corea del Sud e la Corea del Nord. Negli ultimi 27 anni il Comitato ha organizzato e celebrato una messa recitando la Preghiera attribuita a San Francesco d'Assisi "Signore, fa' di me uno strumento della tua pace", ogni martedì, alle 7 di sera, nella cattedrale di Myeongdong. Il Comitato ha svolto anche diverse iniziative concrete di aiuto umanitario alla popolazione della Corea del Nord, ha offerto aiuto ai rifugiati nordcoreani giunti in Corea del Sud, organizza corsi, iniziative e attività di educazione alla pace e ricerca sulla pace, spesso rivolte ai giovani.
(PA) (Agenzia Fides 28/6/2022)


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