ASIA/PAKISTAN - Abusi sui minori: urge porre fine all’impunità

giovedì, 11 gennaio 2018 infanzia   bambini   società civile   violenza   abusi sessuali  

P.A.

Bambini in Pakistan

Lahore (Agenzia Fides) – “Quello dell'abuso sessuale e dei crimini sui minori è un grave problema nella società pakistana. Siamo tutti coinvolti nell'interrogarci sulle radici e sulle possibili soluzioni. Urge un segnale forte da parte del governo, che ponga fine all’impunità”: lo dichiara all'Agenzia Fides Michelle Chaudhry, laica cattolica pakistana, responsabile della “Cecil & Iris Chaudhry Foundation”, fondazione di ispirazione cattolica con sede a Lahore, impegnata per la cura e l'istruzione dell'infanzia bisognosa. In Pakistan si è riaperto il dibattito sul fenomeno dei crimini sui minori all'indomani del caso della piccola Zainab, bambina musulmana di 7 anni trovata morta il 9 gennaio in una discarica nel distretto di Kasur (nella provincia del Punjab), dopo essere stata ripetutamente stuprata e poi strangolata. Il delitto ha innescato una forte protesta pubblica, degenerata anche in atti di violenza, e in una spontanea manifestazione di lutto nazionale.
Michelle Chaudhry esprime “dolore, amarezza e rabbia perchè lo stato non è riuscito a proteggere le vite dei bambini” e rileva con preoccupazione che "il fenomeno è endemico: solo negli ultimi giorni sono emersi altri cinque casi di abusi e crimini sui bambini”.
“La società civile da anni alza la voce chiedendo maggiore impegno nell’attuare politiche di protezione dell'infanzia e soprattutto nel porre fine all'impunità”, afferma. Nella stessa area – ricorda Chaudhry – nel 2015 scoppiò uno scandalo per una banda organizzata e ramificata di criminali coinvolti nell’abuso sessuale di oltre 200 bambini, e tra loro c’erano anche dei notabili, ma “dopo tanto rumore non se ne fece nulla e i responsabili restarono impuniti: questo è inaccettabile” osserva.
“Questo crimine sui minori indifesi è disumano. E' un grave problema sociale e riguarda bambini di ogni religione. Chiediamoci in coscienza, davanti a Dio: che società siamo? Che società vogliamo costruire se si tollerano questi atti barbari, contro i più vulnerabili?”, chiede l'attivista.
E nota a Fides: “E' urgente un passo del governo per implementare le normative esistenti sulla tutela dell'infanzia, per rafforzarle e garantire una pena esemplare ai colpevoli”, confermando l’impegno della sua Fondazione e di molte altre organizzazioni della società civile per una campagna di sensibilizzazione. Inoltre Chaudhry chiede la ratifica e il rispetto delle Convenzioni internazionali sull’infanzia da parte dello stato del Pakistan e ritiene necessario “tutto l'appoggio delle organizzazioni internazionali per arginare questo tragico fenomeno nel nostro paese”. (PA) (Agenzia Fides 11/1/2018)


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