Berlino (Agenzia Fides) – Don Alain-Florent Gandoulou, sacerdote congolese che era il cappellano della comunità cattolica francofona a Berlino, è stato ucciso la sera di giovedì 22 febbraio. Secondo le informazioni diffuse dalle autorità, sembra che ci sia stata una violenta discussione nel suo ufficio, qualcuno ha telefonato alla polizia che è arrivata sul posto trovando solo il cadavere del sacerdote. La polizia ha arrestato una persona sospettata dell’omicidio, ma le indagini devono ancora chiarire i motivi e la dinamica del crimine.
La direzione delle Comunità Cattoliche Francofone nel mondo (Communautés catholiques francophones dans le monde) ha informato che il Vicario generale di Berlino celebrerà domani la messa che ogni domenica vede riunita la comunità cattolica francofona, in suffragio di don Alain-Florent, i cui funerali si terranno a Brazzaville, una volta che il suo corpo sarà rimpatriato. Secondo le notizie raccolte da Fides, il sacerdote infatti apparteneva all’Arcidiocesi di Brazzaville, dove era stato ordinato nel 1991. Inviato in Germania nel 1997, vi era rimasto alcuni anni prima di essere trasferito in Francia. Da qualche anno era tornato in Germania come cappellano della comunità francofona.
“Cattolici francofoni della diocesi di Berlino, belgi, canadesi, francesi, delle isole dell’Oceano, svizzeri, provenienti da vari paesi africani, o anche tedeschi o altri europei di lingua francese, viviamo da molto tempo o da poco in Germania, in particolare in questa regione del Brandeburgo o a Berlino – aveva scritto don Alain-Florent sul sito della cappellania -. Sappiamo che nella Chiesa ‘non ci sono stranieri’, siamo a casa nostra. La diocesi di Berlino ci accoglie e ci aiuta sostenendo la nostra comunità, la nostra parrocchia, la nostra ansia per il Vangelo”. La "parrocchia francofona di Berlino" esiste dal 1945, prima come parrocchia militare, quindi nel 1994 è diventata parrocchia civile, ed accoglie tutti i cattolici francofoni di Berlino e della sua regione. (SL) (Agenzia Fides 24/02/2018)