Libreville (Agenzia Fides) – Col 91,8 percento dei voti a favore è stata approvata la nuova Costituzione del Gabon, nel referendum tenutosi il 16 novembre.
Il tasso di partecipazione al voto referendario è stato del 53,54%, al di sotto delle prime stime (71%).
“Si tratta di un passo importante per tornare all'ordine costituzionale dopo il colpo di Stato del 2023” ha commentato il Presidente della Commissione dell’Unione Africana, Moussa Faki Mahamat.
A fine agosto dell’anno scorso i militari hanno preso il potere con un colpo di Stato incruento che ha rovesciato la famiglia Bongo dal 1967 al potere prima con il padre poi con il figlio (vedi Fides 30/8/2023).
Il Presidente della transizione, Brice Oligui Nguema, aveva promesso che dopo un periodo transitorio i militari avrebbero restituito il potere ai civili. L’approvazione della nuova Costituzione è una tappa fondamentale di questo processo di ritorno alla democrazia che sfocerà nelle elezioni presidenziali e politiche previste nell’agosto 2025.
Il generale Oligui non nasconde che intende candidarsi come Capo dello Stato in queste elezioni. Per questo il test costituzionale è stato importante al fine di verificare la correttezza del processo elettorale sotto il regime militare provvisorio. Si ricordi che il golpe dell’anno scorso è avvenuto all’indomani delle contestate elezioni del 26 agosto che vedevano favorito l’allora Presidente Ali Bongo Ondimba (vedi Fides 28/8/2023).
Per il referendum costituzionale sono state dispiegate una trentina di missioni di osservazione elettorale; ma in alcuni seggi gli osservatori indipendenti non hanno potuto assistere alle operazioni di spoglio delle schede. Queste ultime in conformità con le normative vigenti sono state distrutte una volta finito il conteggio dei voti. La nuova Costituzione composta da 173 articoli prevede un regime presidenziale con un Presidente dotato di forti poteri (senza un Primo Ministro), con un mandato di sette anni rinnovabile per un altro mandato. Prevede che la disposizione dei due mandati presidenziali non può essere fatta oggetto di una revisione costituzionale per evitare l’instaurazione di un regime presidenziale a vita. Anche la norma che stabilisce che il matrimonio è riservato a persone di sesso opposto non può essere fatta oggetto di revisione costituzionale.
Alla vigilia del referendum i Vescovi avevano dichiarato di lasciare libertà di coscienza ai fedeli cattolici se votare a favore o meno alla nuova Costituzione, ma avevano avvertito di prestare attenzione a non essere ingannati dalle false informazioni propalate sui media tradizionali e suoi social media. A tal fine Mons. Jean Patrick Iba-Ba, Arcivescovo di Libreville, aveva diffuso un apposito volantino. (L.M.) (Agenzia Fides 20/11/2024)