Vinh (Agenzia Fides) - Imparare e praticare l'umiltà, la bontà, l'ascolto, la mitezza, l'attenzione ai "piccoli" e agli "ultimi", in un percorso di studi e di formazione integrale e missionaria, caratterizzato dalla pazienza e dall'approfondimento: è questo l'ambiente che si respira e si vive nella Accademia intercongregazionale intitolata a San Giovanni XXIII nella diocesi di Vinh, nel Vietnam centro-settentrionale, istituto che ha celebrato il decimo anniversario della sua fondazione (2014-2024), rinnovando la sua visione e missione di amore dell'umanità, ispirata al "Papa buono".
In dieci anni di attività, otto congregazioni e associazioni hanno inviato propri membri a studiare all'Accademia e, alla fine di maggio 2024, il numero totale di studenti iscritti è di 763, 679 dei quali si sono già laureati. "Questi dieci anni trascorsi in compagnia di Giovanni XXIII sono stati un viaggio di benedizioni, tutte le persone coinvolte ringraziano per i doni che hanno ricevuto", riferisce suor Maria Dieu Huyen, religiosa di una congregazione locale di Vinh e studentessa.
Il territorio della diocesi di Vinh ha attraversato un lungo percorso storico con non poche difficoltà. Durante il processo di sviluppo e istituzionalizzazione, la comunità cattolica di Vinh ha vissuto varie difficoltà e sfide, una delle quali oggi è il percorso di formazione umana e cristiana per i consacrati e i laici. La prospettiva di istituire un'Accademia per formare un'équipe di consacrati per l'opera missionaria della diocesi è stata un sogno realizzato dopo molti anni di preparazione: nel settembre 2014, Mons. Paul Nguyen Thai Hop, Vescovo della diocesi di Vinh, fondò l'Accademia intercongregazionale di San Giovanni XXIII al fine di "migliorare la qualità della conoscenza, della fede, della pastorale per gli studenti delle congregazioni religiose, delle associazioni ecclesiali, dei singoli fedeli": un istituto pienamente integrato nella rete e nell'opera di "educazione cristiana” della Chiesa vietnamita, con un prospettiva di impegno missionario.
Nei primi anni, per carenza di strutture, il percorso della Accademia si è svolto presso la Congregazione degli Innamorati della Santa Croce di Vinh. Dal 2021, la struttura si è trasferita nel campus del Centro pastorale della diocesi di Vinh, dove vi sono tre aule, una sala biblioteca, una sala computer, una cappella, varie aule studio e spazi per attività extrascolastiche. Operante sotto la supervisione del Vescovo diocesano e di un Comitato esecutivo, al fine di costituire un solido meccanismo di servizio per insegnamento, l'Accademia seleziona il personale docente, i padri spirituali, gli animatori. Finora gli allievi dell'Accademia sono soprattutto le religiose di varie congregazioni e i membri di associazioni ecclesiali. Nel corso degli anni "l'Accademia è cresciuta in tutte le dimensioni, cercando di contribuire, nel nome e nello spirito di Papa Giovanni XXIII, all’opera missionaria della Chiesa", rileva suor Maria Dieu Huyen. "Questo luogo è diventato veramente una famiglia, luogo di incontro di spiritualità e centro di percorsi spirituali, secondo la dinamica del 'dare e ricevere'. Nell'Accademia risplende il valore del Vangelo. I professori e tutto il personale operano per plasmare l'anima apostolica e preparare i discepoli missionari per la loro missione. Gli studenti ascoltano con diligenza le verità e la bellezza rivelate per farne tesoro e svolgere la loro missione", nota.
Lo spirito si riassume in questa visione: "Lo studio non fa di Dio un oggetto da analizzare, ma aiuta gli studenti a comprenderlo, ad amarlo e ad attaccarsi a Lui nella fede e nella preghiera", per la "sequela Christi", per entrare sempre più profondamente nell'intimità con Dio. Nel viaggio di formazione all'Accademia gli studenti "possono scoprire la bellezza della fede nella vita per testimoniare e diffondere il Vangelo nei luoghi in cui saranno inviati a svolgere la loro missione del mondo", conclude la religiosa.
L'Accademia ha accolto con grande gioia la lettera inviata da papa Francesco ai fedeli del Vietnam nel settembre 2023, in cui il Papa li ha invitati "a rispondere efficacemente alle necessità della quotidianità e a partecipare all’edificazione del bene comune, in tutti gli ambiti della vita sociale del Paese", e "a realizzare l’insegnamento di Gesù di essere, luce del mondo e sale della terra, così che: «risplenda la loro luce davanti agli uomini, perché vedano le loro opere buone e rendano gloria al Padre loro che è nei cieli» (Mt 5,16)". Il Pontefice ha concluso la missiva proprio con le parole di san Giovanni XXIII, nella "Pacem in Terris" , auspicando che gli uomini scoprano "fra le più profonde esigenze della loro comune umanità è che tra essi regni non il timore, ma l’amore", che si esprime "nella collaborazione leale, multiforme, apportatrice di molti beni”.
Nella recente visita compiuta in Vietnam nell'aprile scorso, mons. Richard Gallagher, Segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, si è detto fiducioso che “la comunità cattolica vietnamita potrà contribuire ancora di più allo sviluppo del Paese”, anche nel campo dell'istruzione.
L'impegno nel campo degli studi superiori si esprime oggi anche attraverso l’Istituto Cattolico del Vietnam, primo ateneo cattolico della nazione, avviato ufficialmente a Ho Chi Minh City nel 2016, riconosciuto dalla Santa Sede e dal governo vietnamita, aperto a sacerdoti, religiosi e laici, che conferisce il titolo di baccellierato, licenza e dottorato in teologia.
(PA) (Agenzia Fides 11/6/2024)