Ho Chi Minh City (Agenzia Fides) - Dominic Nguyen Van Lam, 39enne sacerdote della diocesi di Bui Chu, ci ha creduto fin dall'inizio. Ha creduto e si è impegnato per una speciale forma di cura e di "carità spirituale" verso i bambini orfani alla periferia di Ho Chi Minh City, dove il prete risiede e studia teologia biblica. E così, conosciuta la Fondazione World Youth Orchestra (WYO), diretta dal maestro italiano Damiano Giuranna, si è impegnato per donare ai piccoli "non solo cibo materiale, ma la possibilità di sviluppare i loro talenti, di far esprimere il loro animo, di guarire le ferite che si portano a causa di una vita e un'infanzia segnata dalla sofferenza". "Quel 'cibo' per l'anima e per lo spirito - spiega il sacerdote parlando con Fides - è la musica". Circa cento ragazzi tra i 5 e i 17 anni hanno così iniziato a seguire seminari di studio di uno strumento musicale (chitarra, pianoforte, percussione, violino e strumenti locali) e a fare un'esperienza di coro, che culminerà a settembre del 2024, grazie al progetto di cooperazione “WYO4Children”, un programma di educazione musicale dedicato ai piccoli vietnamiti.
"L’obiettivo - spiega il maestro Giuranna - è promuovere la loro crescita emotiva, individuale e sociale, umana e spirituale, attraverso la musica e l’arte". L’iniziativa prevede un programma di lezioni settimanali in cui i ragazzi - tramite giovani docenti vietnamiti scelti, retribuiti e coordinati dalla Fondazione WYO - apprendono i primi rudimenti musicali, imparano a suonare strumenti classici e della tradizione vietnamita, partecipano un "coro di comunità" e sviluppano le proprie capacità relazionali, svolgendo giochi sociali. Per la realizzazione del progetto si è rivelato fondamentale il sostegno delle Missionarie della Carità di Bin Dhuong, che hanno messo a disposizione una loro struttura dove accolgono i bambini più poveri o abbandonati, a circa un’ora da Ho Chi Minh City. Dice p. Dominic: "L'istituto gestito dalle missionarie seguaci di Madre Teresa di Calcutta si chiama 'Casa della cura e dell'amore della madre'. Stiamo portando avanti un cammino di cura di questi ragazzi attraverso il linguaggio della musica e dell'arte, che ha un frutto speciale: la gioia che traspare dai loro occhi. E' la gioia che provo io stesso ogni settimana, quando li incontro e li abbraccio. Sono piccoli che non avevano mai ricevuto queste attenzioni, questo 'cibo', che le stesse suore apprezzano molto. I seminari - mi hanno riferito le religiose - hanno migliorato anche la relazione, a volte difficile, tra le suore e alcuni adolescenti ospiti nell'istituto, o tra i ragazzi stessi".
"Sono certo della preziosità di questo tipo di educazione per la vita di questi ragazzi, che vengono da storie segnate da violenza, abbandono, povertà", rimarca il sacerdote. "E' un modo per amarli e per guarire i loro cuori. E' Provvidenza di Dio. Nella fraternità e nella gioia che si respira nella comunità c'è la presenza dell'amore di Gesù", rileva.
Il progetto "WYO4Children" che nel 2024 ha scelto il Vietnam - mentre in passato ha toccato altre nazioni del Mediterraneo o del vicino Oriente - è parte del più ampio progetto “Suoni di fratellanza”, promosso dalla Fondazione World Youth Orchestra che si avvale dell’importante sostegno della Fondazione CDP e del contributo di LCA Studio Legale. Nel corso del 2024, primo dei tre anni di attività previsti nel Sudest asiatico mira a rafforzare la cooperazione artistico-culturale con il Vietnam, sviluppando il linguaggio artistico, musicale e teatrale della tradizione locale e sostenendo gli artisti vietnamiti. “Un progetto ambizioso come WYO4Children può prendere forma solo se riesce a creare solidi legami con il tessuto sociale locale. Il sostegno delle Missionarie della Carità di Binh Duong , che ringraziamo, è prezioso perché rende la comunità locale parte attiva di questa iniziativa”, spiega il maestro Giuranna. Il programma prevede saggi e piccoli concerti ogni due mesi e un evento finale nel settembre prossimo, che consentirà ai bambini di condividere la loro esperienza, non solo musicale ma anche relazionale, e di rafforzare il loro legame con la comunità che li accoglie.
(PA) (Agenzia Fides 9/3/2024)
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