Sana’a (Agenzia Fides) - “Nello Yemen la scenario è disastroso, con il perdurare del conflitto, il problema della povertà si è aggravato: c’è fame, manca il cibo, i prezzi sono alti a causa dell’alto tasso d’inflazione. In più ci sono il colera e la mancanza d’acqua che affliggono la popolazione”. Così mons. Paul Hinder, Vicario apostolico dell’Arabia meridionale, racconta all'Agenzia Fides la drammatica situazione in cui versa il paese arabo, in occasione della Giornata mondiale dei Poveri, che la Chiesa celebra domenica 15 novembre.
La guerra in Yemen ha causato fino ad adesso oltre 120 mila morti, ma a subire gli effetti economici è tutta la popolazione della penisola arabica. In particolare l’attenzione del Presule si sofferma sulle difficoltà dell’esigua minoranza cristiana: “Il numero dei cristiani - afferma - in relazione alla situazione generale dei migranti, andrà diminuendo in futuro, perché la situazione economica avrà delle conseguenze. Molte persone hanno perso il lavoro. Questo significa che lasceranno il Paese e questo, inevitabilmente, sarà un duro colpo per l’intera comunità”.
“Tendi la tua mano al povero” (Sir 7,32) è il tema proposto quest'anno dal Papa per la Giornata a tutti i battezzati e alle persone di buona volontà: “Il nostro
sostegno alla popolazione yemenita - riferisce il Vicario Apostolico - è proprio quello dell’annuncio e anche della solidarietà, soprattutto verso i deboli, i poveri, e gli abbandonati. Cerchiamo di capire quali sono i loro bisogni e di aiutarli nel modo migliore possibile”. A San’a, i missionari garantiscono, inoltre, cure gratuite agli ammalati e assistenza ai più bisognosi: “Le suore Missionarie della Carità - ricorda mons Hider - svolgono un servizio molto importante, la loro opera suscita simpatia e affetto tra il popolo. È un segno di vicinanza per questa gente - continua il Vescovo - per donare loro un sorriso e la speranza di una vita migliore”.
Le sfide che lo Yemen deve affrontare per migliorare le condizione di vita della sua popolazione sono ancora molte: In base all’ultimo rapporto del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP) lo Yemen diventerà il paese più povero del mondo se il confitto che lo affligge si protrarrà fino al 2022. Il rapporto rileva che la guerra ha portato al crollo dell’economia, facendo registrare la perdita di attività economiche per un valore di 89 miliardi di dollari dal 2015. Il Prodotto interno lordo (Pil) pro capite è precipitato da 3,577 dollari a 1,950 dollari, un livello mai visto dal 1960. Si evince, inoltre, che nel 2014 il 25% della popolazione era malnutrita, ma questa cifra è ora vicina al 36% e potrebbe raggiungere quasi il 50% in breve tempo. “Il problema, molto spesso - spiega mons. Paul - è come far arrivare gli aiuti dall’estero. Riprendendo il messaggio del Papa per la Giornata mondiale dei poveri, il Vicario Apostolico afferma: “Aiutare i più bisognosi e gli indigenti è un investimento che paga sia per chi da che per chi riceve, è una rendita in termini umanità - conclude - che con pazienza porta i suoi frutti”.
(ES) (Agenzia Fides 13/11/2020)