IRIN Photos
Sana’a (Agenzia Fides) - I continui assalti ad ospedali e centri di salute dello Yemen continuano ad aggravare in particolare il benessere di bambine e bambini. La denuncia, pervenuta a Fides, arriva dalla società civile che nel rapporto di Watchlist descrive in dettaglio una serie di attacchi sistematici contro strutture mediche e denuncia l’accesso ristretto all’assistenza. Secondo il Comitato Internazionale della Croce Rossa, tra marzo 2015 e marzo di quest’anno ci sono stati almeno 160 attacchi contro centri di salute e il loro personale, da intimidazioni e bombardamenti fino a limitazioni all’accesso alla somministrazione dei farmaci. L’accesso limitato alle cure salvavita ha aggravato i problemi sanitari nel Paese.
Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (OCHA), oltre la metà della popolazione dello Yemen, compresi 8,1 milioni di bambine e bambini, non hanno accesso all’assistenza medica, un aumento di oltre il 70% rispetto all’inizio del conflitto a marzo del 2015. Nel mese di novembre 2016, c’era un letto di ospedale ogni 1.600 persone e circa il 50% delle strutture sanitarie non erano operative. L’interruzione dei programmi di vaccinazione ha aumentato il rischio di malattie evitabili come poliomielite e morbillo. Secondo l’Unicef, in Yemen muore per malattie evitabili un bambino ogni 10 minuti.
Il Paese è in procinto di dichiarare lo stato di carestia per 14 milioni di persone che soffrono di insicurezza alimentare. Inoltre, circa il 70% della popolazione ha bisogno di qualsiasi tipo di assistenza umanitaria.
(AP) (4/5/2017 Agenzia Fides)