AFRICA/CONGO RD - I Vescovi del Kivu lanciano l’allarme su una guerra di più ampie dimensioni

venerdì, 8 giugno 2012

Kinshasa (Agenzia Fides) - “Vi sono indizi convergenti che evocano lo spettro di una guerra dai contenuti e dai moventi ancora nascosti”. È l’allarme lanciato dai Vescovi della Provincia ecclesiastica di Bukavu, nell’est della Repubblica Democratica del Congo (RDC), in un messaggio inviato alle autorità politiche congolesi, di cui è pervenuta copia all’Agenzia Fides.
I Vescovi affermano che occorre prevenire i conflitti generalizzati che si profilano all’orizzonte. Nel documento si elencano le tensioni e le violenze che potrebbero degenerare in una guerra di più ampie dimensioni: la recrudescenza concomitante in diverse aree di crimini feroci attribuiti a bande e a individui armati; i massacri della popolazione, gli incendi delle abitazioni e lo sfollamento in massa delle popolazioni; il risveglio del movimento Mai-Mai (milizie di autodifesa locale, ndr.) per ragioni non ben conosciute; gli ammutinamenti di soldati a Uvira, l’evasione dei militari (disertori, ndr.) a Bukavu e la defezione di truppe nel territorio di Beni, l’attacco del 14 maggio a Bunyakiri (sud Kivu) che ha provocato la morte di decine di civili congolesi e il ferimento di diversi “Caschi Blu” pakistani della forza ONU in Congo.
“Le guerre nella RDC sono state e restano spesso delle guerra di predazione interna ed esterna, come ampiamente messo in luce da differenti gruppi di studio” concludono i Vescovi del Kivu, il cui territorio è ricchissimo di risorse agricole, forestali e soprattutto minerarie, che sono la vera posta in gioco di oltre 20 anni di guerre. (L.M.) (Agenzia Fides 8/6/2012)


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