Maputo (Agenzia Fides) - "Esortiamo tutte le parti interessate a esercitare moderazione mentre le autorità competenti conducono le loro indagini". Così Samia Suluhu Hassan, Presidente della Tanzania e Presidente dell'organo per la politica, la difesa e la cooperazione in materia di sicurezza della Comunità per lo sviluppo dell'Africa australe (SADC) è intervenuta dopo i violenti scontri avvenuti ieri, 21 ottobre, a Maputo capitale del Mozambico.
Dimostranti si sono scontrati con la polizia a seguito dell’uccisione di due esponenti del partito PODEMOS (Partito Ottimista per lo Sviluppo del Mozambico): Elvino Dias e Paulo Guambe. I due esponenti politici sono stati assassinati in un agguato stradale nel centro di Maputo, quando l’automobile sulla quale viaggiavano è stata bloccata da due veicoli, dai quali sono usciti due uomini armati che hanno sparato una ventina di colpi uccidendoli sul colpo. Elvino Dias era un avvocato incaricato dal leader di PODEMOS, Venancio Mondlane, di presentare un ricorso alla Corte Costituzionale per presunti brogli elettorali commessi in occasione del voto del 9 ottobre (vedi Fides 9/10/2024). I risultati definitivi saranno resi noti in settimana, ma sono state pubblicate delle stime parziali della votazione secondo le quali è in testa il FRELIMO (Fronte di Liberazione Mozambicano), il partito al potere dall’indipendenza nel 1975, che ha raggiunto il 65 per cento dei voti (ottenendo 162 deputati), ed ha visto il suo candidato, Daniel Chapo, vincere la corsa presidenziale. La grossa sorpresa è stata il secondo posto ottenuto da PODEMOS che ha ottenuto 43 deputati al parlamento monocamerale, facendo retrocedere al terzo posto, la RENAMO (Resistenza Nazionale Mozambicana), lo storico partito d’opposizione, che ha ottenuto solo 23 deputati (ne aveva 69 nella precedente legislatura).
La SADC dal canto suo afferma nel comunicato di Samia Suluhu Hassan, che “che le elezioni si sono svolte in maniera pacifica”. La Presidente della Tanzania chiede alle autorità di “prendere tutte le misure necessarie per indagare” sull’uccisione dei due esponenti di PODEMOS.
Oltre che a Maputo dove ieri i negozi sono rimasti chiusi, si sono avuti incidenti anche in diverse città, in particolare a Beira e Pemba, dove anche lì le attività commerciali sono state fermate. (L.M.) (Agenzia Fides 22/10/2024)