AMERICA/HAITI - “Il nostro orfanotrofio interessa alla gang affiliata ai G9 per difendersi dagli assalti dal mare di un gruppo rivale” dice suor Marcella

lunedì, 26 febbraio 2024 banditsmo   bambini   suore  

Port-au-Prince (Agenzia Fides) – “Vogliono impossessarsi del nostro orfanotrofio per difendersi dagli assalti dal mare da parte di una banda rivale” dice all’Agenzia Fides Marcella Catozza, suora francescana, che gestisce kay Pè Giuss, nella baraccopoli di Warf Jeremie, collocata su una discarica tra il mare e un fiumiciattolo scuro e puzzolente. Il complesso comprende la casa di accoglienza degli orfani, la scuola elementare e la scuola materna.
Nei giorni scorsi Suor Marcella e la Fondazione Via Lattea, che assiste il progetto, avevano lanciato l’allarme sulle minacce della gang appartenente alla coalizione G9 (sulle gang haitiane vedi Fides 17/2/2024). “Da anni siamo costretti a convivere con questa gang, che si è impadronita di una scuola professionale statale che non ha mai funzionato perché l’edificio, che confina con il nostro complesso, è stato subito occupato da questi banditi” spiega suor Marcella. “E da anni ci taglieggiano chiedendo denaro e cibo solo per poterci muovere e permettere ai bambini di frequentare la nostra scuola” prosegue la religiosa. “La situazione è diventata mano a mano sempre più insostenibile. Ci hanno rubato lo scuolabus e l’automobile, hanno eretto un cancello sulla strada di accesso al nostro complesso impedendo il passaggio. L’ultima richiesta era di 30.000 dollari in cibo” continua suor Marcella. “Impediscono pure il passaggio del camion dell’acqua e siamo costretti a raccogliere l’acqua piovana per sopperire alle nostre esigenze”.
“Ora ci chiedono di abbandonare la nostra struttura che accoglie 150 orfani ed è frequentata da circa 450 alunni della nostra scuola. Si tratta di bambini di donne venditrici di strada che non hanno altro luogo dove andare mentre le loro madri sono fuori di casa. Oltre all’istruzione diamo loro due pasti al giorno” aggiunge la religiosa.
“La posizione del nostro complesso ci ha purtroppo collocato tra due fuochi. Da una parte abbiamo la spiaggia da dove possono arrivare i banditi appartenenti al gruppo rivale e dall’altra ci sono i componenti del G9, che per difendersi ora vogliono impossessarsi della nostra struttura”.
Nel frattempo il 23 febbraio 6 Fratelli del Sacro Cuore sono stati rapiti mentre si recavano alla missione dell'École Jean XXIII a Port-au-Prince. Con loro è stato rapito anche un insegnante. "Una violenza assurda e ingiustificata" afferma in una nota la congregazione che ha sospeso tutte le attività della scuola fino a nuovo ordine.
Lo stesso giorno è stato rapito anche un sacerdote che aveva appena celebrato la Messa nella Cappella di Nostra Signora di Fatima, nel quartiere del Bicentenario. “Non ho informazioni di prima mano ma da quello che ho sentito suoi media haitiani quest’ultimo sacerdote è stato liberato” dice suor Marcella che conclude chiedendo a tutti di non dimenticare le “sofferenze atroci del popolo haitiano. Chi può scappa. Chiedetevi perché lo fanno”. (L.M.) (Agenzia Fides 26/2/2024)


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