AMERICA/HAITI - A Pourcine popolazione in festa per l’acqua potabile e il lancio degli Scout della chiesa cattolica

lunedì, 28 ottobre 2024

Pourcine (Agenzia Fides) - Nonostante il paese allo sbando e le notizie su Haiti che purtroppo non sembrano migliorare, per le famiglie del piccolo villaggio montuoso di Pourcine sono giorni di festa, colorati dall’arrivo dell’acqua e dal lancio del gruppo Scout locale della Chiesa cattolica.

“Un bel fine settimana nella Parrocchia Nostra Signora del Soccorso di Pourcine Pic Makaya. Una settantina di bambini, giovani a adulti hanno partecipato al lancio del movimento KIRO, gli Scout della chiesa cattolica. E’ stato un week end di formazione, giochi e canti guidati da un responsabile regionale del movimento” scrive all’Agenzia Fides padre Massimo Miraglio, Missionario Camilliano e parroco di questo remoto villaggio nell’entroterra montagnoso di Jeremie.

Nel frattempo, proseguono i lavori dell’intera popolazione per l’acquedotto e il trasporto del materiale, spesso portato sulla testa e a piedi scalzi. “Il maltempo ha rallentato i lavori, tuttavia con l’adduzione siano arrivati ai depositi dell’acqua – rimarca p. Massimo. In attesa di collegare i depositi e arrivare con la tubatura alle fontane nella piana di Pourcine, la gente comincia a prendere l’acqua da un tubo provvisorio. E’ stato un giorno importante per la comunità in festa che ha potuto vedere l’acqua pulita e fresca davanti alle loro piccole case!”

“Tutto questo sempre nella speranza e con l’obiettivo di costruire una comunità cristiana sempre più unita, solidale e disponibile a lavorare insieme” conclude il Camilliano.

Tornando al contesto sociale dell’intero Paese caraibico, agenzie locali informano che dopo un periodo di relativa calma, l’alleanza tra bande “Viv Ansanm” (“Viviamo insieme”) ha intensificato negli ultimi giorni i suoi attacchi nei sobborghi della capitale. Si stima che le bande controllino fino all’80% della capitale. L’escalation degli attacchi sta inoltre intensificando la situazione di carestia in cui versa una parte della popolazione, mentre le bande stanno occupando le aree rurali e mantenendo bloccate le strade principali per il trasporto delle merci. Sebbene il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite abbia dato il via libera allo spiegamento di una forza multinazionale per aiutare la polizia haitiana a riprendere il controllo della situazione affrontando le bande, le sue risorse e il suo personale sono finora insufficienti e i risultati dell’operazione sono piuttosto deboli. Il governo transitorio haitiano ha chiesto che questa forza venga trasformata in una missione di mantenimento della pace dei Caschi Blu dell’ONU ma questa iniziativa non è andata avanti. Inoltre, le bande che in precedenza prendevano di mira principalmente la polizia haitiana, le milizie e le infrastrutture governative, ora sembrano prendere di mira i veicoli delle missioni straniere.

Altro punto di criticità riportano agenzie locali sono gli sfollati. Solo nell’ultima settimana più di 10 mila haitiani sono stati costretti a fuggire dalle loro case, mentre le bande che infestavano la capitale Port-au-Prince e i suoi sobborghi intensificavano i loro attacchi. Secondo alcune stime all’inizio di settembre, più di 700 mila persone sono ora sfollate: quasi il doppio del numero registrato sei mesi prima.





(AP) (Agenzia Fides 28/10/2024)

MM


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