ASIA/COREA DEL SUD - Un sistema di cura integrato per poveri e senzatetto: l'iniziativa della Chiesa di Seoul

martedì, 26 gennaio 2021 caritas   sviluppo   solidarietà   povertà   evangelizzazione  

Ufficio Comunicazione arcidiocesi di Seoul

Il Carinbale Yeom impegnato nel servizio alla mensa dei poveri

Seoul (Agenzia Fides) - E' "un piccolo lievito che trasforma la Chiesa e il mondo, rendendolo un luogo d’amore”. Così padre Francis Jeong-hwan Kim, direttore del movimento “One Body One Spirit" ("Un solo corpo, un solo Spirito") presenta all'Agenzia Fides il servizio di mensa per i poveri attivato nella arcidiocesi di Seoul, nel piazzale antistante la cattedrale di Myeongdong. “Quando Papa Francesco è venuto a visitare la cattedrale Myeongdong nel 2014, ci ha benedetti e ci ha esortati ad essere luce, sale e lievito, secondo l'invito di Gesù nel Vangelo. "Spero che questo servizio della mensa Myeongdong Babjib sia un piccolo lievito" afferma, notando il pieno coinvolgimento dei fedeli dell'arcidiocesi, dei volontari di parrocchie e movimenti ecclesiali, dei membri della Caritas diocesana, di clero e religiosi.
Il servizio offre a poveri e senzatetto 1.400 pasti da asporto (pack-lunch) alla settimana, distribuiti il mercoledì, venerdì e la domenica. La mensa, chiamata ‘Myeongdong Babjib’ e avviata dal 6 gennaio scorso, nasce dalla feconda partnership fra l’arcidiocesi di Seoul e la grande azienda coreana SK Group, che opera nel campo dell’energia e della chimica, coinvolta come sponsor dell'iniziativa.
Afferma il Cardinale Andrew Yeom, promotore dell'iniziativa e spesso personalmente impegnato nella distribuzione dei viveri: "Il nostro è un modo per rispondere al Messaggio di Papa Francesco per la 4a Giornata dei poveri, dal titolo 'Tendi la mano al povero'. E’ una chiamata, rivolta a tutti noi, a impegnarci nella cura dei poveri, considerandoli parte integrante dell’unica famiglia che è la nostra comunità. Questa mensa è il posto giusto per raggiungere e mostrare un gesto d'amore verso quanti vivono nelle periferie fisiche o esistenziali delle nostre città, ed è un modo per condividere le nostre risorse perché nessuno si senta abbandonato o emarginato".
L'iniziativa caritativa dell'arcidiocesi, accolta con entusiasmo e zelo da molti fedeli, che se ne sentono compartecipi e corresponsabili, è la prima fase di un progetto che prevede, dopo la creazione di una mensa, l'istituzione di un ostello e di un centro di accoglienza dove i senzatetto possano lavarsi, lavare la biancheria, trovare rifugio, accoglienza e ospitalità. Il piano a lungo temine è anche quello di condividere con loro un percorso di formazione professionale, aiutandoli a trovare un lavoro in modo che possano reintegrarsi nel tessuto sociale.
Rileva, in una nota dell'Ufficio Comunicazioni dell'Arcidiocesi di Seoul, p. Matthias Young-yup Hur, portavoce dell'Arcidiocesi: “L'obiettivo a lungo termine del progetto è fornire alle persone sole, emarginate o espulse dal mondo del lavoro, l'opportunità di diventare agenti attivi della loro vita e di reinserirsi a pieno titolo nella società. Myeongdong Babjib potrebbe essere per i senzatetto l'inizio di un sistema di cura integrato per le persone più povere, promuovendo il loro sviluppo personale e miglioramento della loro vita. Il Cardinale Yeom - ricorda il portavoce - ha un particolare interesse pastorale per il progetto, vista la sua esperienza passata nell'allestire una mensa per i poveri, quando era parroco, opera che dura con successo da oltre 30 anni e che ha portato benefici e migliaia di persone".
(PA) (Agenzia Fides 26/1/2021)


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