ASIA/INDONESIA - Cattolici a Bali: il Vangelo nella società multiculturale

mercoledì, 3 gennaio 2018 pluralismo   evangelizzazione   animazione missionaria   missione   dialogo  

Denpasar (Agenzia Fides) - I cattolici della diocesi di Denpasar, nell'isola indonesiana di Bali, testimoniano i valori evangelici nella società pluralista e multiculturale. Lo racconta all’Agenzia Fides il Vescovo Silvester Tung kiem San, che guida la diocesi di Denpasar, a Bali. “È importante che i fedeli donino la fede agli altri attraverso le parole e azioni. Li esortiamo a trovare modi per esprimere amore, pace, gioia e giustizia alle persone intorno a lotro”, dice il Vescovo, rimarcando che i cattolici nella diocesi sono “un piccoli gregge” di circa 42mila cattolici.
Creata nel 1961, la diocesi ha 24 parrocchie con 31 sacerdoti diocesani e 15 preti religiosi. La diocesi comprende due province civili: quella di Bali (a maggioranza indù) e la West Nusa Tengara (a maggioranza musulmana). "C'è una miscela di culture e questa è la bellezza della Chiesa qui”, nota il Vescovo a Fides.
Avviene, però, che a Bali i cristiani siano discriminati nella società in quanto a volte faticano a trovare occupazione nei settori pubblico e delle imprese. Il ruolo e il ruolo dei cristiani nella sfera pubblica è limitato: anche se non vi siano regole ufficiali che discriminano i cittadini sulla base della religione, c'è una prassi sociale che resta. Per questo la diocesi ha avviato i programmi che aiutano i cattolici a promuovere la leadership e l'autonomia, con programmi di formazione e qualificazione professionale.
La Chiesa locale, rileva il Vescovo, affronta due grandi sfide nella sua opera di evangelizzazione: in primis vive in un contesto in cui indù e musulmani sono la maggioranza, e i cattolici sono una piccola minoranza. In tale cornice, i cattolici sono chiamati a vivere la loro fede in maniera autentica e a trovare forme per promuovere il dialogo interreligioso nella vita quotidiana. Anche se “ci sono alcuni gruppi fondamentalisti che rendono difficile costruire chiese in alcune aree”, nota mons. Silvester.
Per costruire una chiesa, secondo dei regolamenti provinciali molto diffusi in Indonesia, serve il permesso del governo locale ma anche il consenso delle persone che vivono nel quartiere dove il nuovo edificio di culto va edificato. In molte aree delle diocesi le chiese scarseggiano e per questo la comunità cattolica si riunisce, per la messa domenicale, nelle case di alcune famiglie. Questo fatto ha anche aspetti positivi: “In quei luoghi, ogni domenica è una festa, poiché le famiglie ospitanti offrono la loro casa per la Santa Messa e anche per il pranzo seguente. Diventa una celebrazione di fede, vita e comunità”, nota il Vescovo.
Una seconda sfida è quella dei molti matrimoni misti: ciò può rappresentare una minaccia per la pratica della fede cattolica, mentre da alcuni anni si registra l’aumento delle famiglie “interreligiose” che si rompono.
Inoltre nel novembre scorso la diocesi ha tenuto il quarto Sinodo elaborando il piano pastorale dal 2018 al 2022. Il 2018 è dedicato alla “leadership dei laici” e la Chiesa locale si concentrerà sulla crescita e la formazione dei laici cattolici. (SD) (agenzia Fides 3/1/2018)


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