OCEANIA/PAPUA NUOVA GUINEA - Indigeni e tribali, in preghiera per il Papa, ricordano la sua visita del 1995 - Un gruppo di pellegrini sarà a Roma per i funerali

lunedì, 4 aprile 2005

Port Moresby (Agenzia Fides) - Le tribù cristianizzate nella foresta pluviale della Papua Nuova Guinea pregano e compiono riti della loro tradizione in suffragio di Giovanni Paolo II. “Pregano perchè sia accolto in Paradiso”, dice a Fides il missionario Verbita p. Nicholas De Groot, che ha sede a Madang e ha la cura pastorale di numerosi villaggi e comunità sparse sul territorio, per la maggior parte foresta.
“Nelle Sante Messe che celebriamo in questi giorni, tutti i fedeli esprimono intenzioni speciali per il Santo Padre. La gente povera delle comunità indigene ricorda ancora con chiarezza la sua visita del 1995, quando fu accolto come un angelo bianco venuto dal cielo, e quando i capi dei clan tribali lo omaggiarono con tutte le loro antichissime tradizioni”.
Il missionario continua: “Lo ricordo come un Papa strenuo difensore della vita, del suo valore inestimabile, e grande sostenitore e dispensatore di perdono e di misericordia. Qui tutti lo rimpiangono e lo rispettano, non solo i cattolici, ma anche gli altri cristiani”.
Nonostante le migliaia di chilometri di distanza, alcuni pellegrini del “Movimento per un mondo migliore”, associazione cattolica presente in Papua Nuova Guinea hanno già prenotato un viaggio a Roma nei prossimi giorni per essere presenti in occasione dei funerali del Santo Padre.
(PA) (Agenzia Fides 4/4/2005 righe 19 parole 195)


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