OCEANIA/PAPUA NUOVA GUINEA - Il Vangelo in canoa, con la gioia dello “stare con”

mercoledì, 16 novembre 2022 evangelizzazione   missione   animazione missionaria   pontificie opere missionarie  

Wewak (Agenzia Fides) - Nella diocesi di Wewak, città costiera nel Nord della Papua Nuova Guinea, la Parola di Dio viaggia soprattutto in canoa. Sacerdoti, missionari, suore, catechisti hanno bisogno di imbarcazioni e di navigare sul fiume Sepik o sul mare, per raggiungere la popolazione indigena, per lo più povera e dispersa in aree remote o isole. Portano i Sacramenti, il dono del Vangelo e una presenza che è sempre prossimità, includendo anche aiuti materiali e gesti di carità. Mons. Jozef Roszynski, SVD, missionario polacco e Vescovo di Wewak, ringrazia, tra i donatori, il contributo delle Pontificie Opere Missionarie che è servito per l'acquisto di barche e motori per le canoe. Preti e catechisti della diocesi possono arrivare più facilmente a visitare le popolazioni che abitano lungo le rive dei fiumi e torrenti, nella diffusa rete fluviale che solca il territorio. "La gioia di questi fedeli nel ricevere l’Eucarestia con frequenza, o di celebrare la processione mariana sul fiume è impagabile", nota il Vescovo, raccontando che "anche la Madonna viaggia a bordo di una barca".
E' una delle caratteristiche della missione in Papua - sulla vasta isola della Nuova Guinea, la cui parte occidentale è appartenente all'Indonesia - come la racconta all'Agenzia Fides p. Victor Roche, SVD, settantenne missionario indiano della Società del Verbo Divino, che dal 1981 vive e svolge servizio in Papua Nuova Guinea. Dopo diversi incarichi pastorali nella diocesi di Wewak, ora è Direttore nazionale della Pontificie Opere Missionarie.
Ricorda p. Roche: "Da parroco, conoscevo i nomi dei miei 3.000 parrocchiani. Impiegavo anche tre giorni di viaggio per raggiungere alcuni villaggi isolati. Celebravamo i battesimi a Natale e a Pasqua. E' un'esperienza di missione che mi ha arricchito molto e che ora portano avanti altri parroci e confratelli”, dice riferendosi ai circa 70 missionari Verbiti che oggi presenti in Papua Nuova Guinea.
Dopo un impegno pastorale incentrato sulla animazione missionaria, padre Roche ha poi pensato di rivolgersi all'apostolato nei mass-media ed è stato per 8 anni direttore della radio cattolica "Trinity FM", con sede a Mount Hagen. "Nel nostro territorio - conferma - l'uso della radio è molto importante come mezzo di evangelizzazione; lo usiamo sia per trasmettere liturgie e catechesi, sia per programmi dove i giovani possono parlare e confrontarsi su temi attuali e su questioni e valori che coinvolgono la fede e la vita", racconta.
L'incarico poi ricevuto dai Vescovi della Papua Nuova Guinea e Isole Salomone, a curare la Segreteria generale della Conferenza episcopale, gli ha permesso “di avere uno sguardo più ampio sulla missione in questa terra", nota, che oggi prosegue nel guidare la Direzione nazionale delle POM.
“La nostra missione qui oggi è soprattutto uno 'stare con'. E' vero, portiamo avanti programmi pastorali di formazione e per laici e catechisti che sono importanti; organizziamo un cammino di formazione, ci prendiamo cura dei bambini, siamo attivi in opere di carità e nel campo dell’istruzione. Ma vediamo che l'aspetto cruciale della missione è la gioia di condividere il Vangelo. E' la gioia di stare con le persone dei villaggi lontani, persone semplici che si commuovono nella preghiera e nel ricevere l’Eucarestia. Ad esempio - racconta - all’inizio di novembre è stata celebrata la prima messa in una cappella costruita nel villaggio di Kotai. E’ stato un momento di profonda gioia comunitaria in cui Il Signore si è fatto presente in mezzo a noi. Con tutte le nostre difficoltà in Papua, viviamo una missione che dà speranza perchè fondata su Cristo che è la roccia e sulla gioia del suo Vangelo", rimarca.
Padre Roche ricorda con passione e commozione i primi missionari del Verbo Divino che giunsero in Papua Nuova Guinea, ad Alexishafen (poco a Nord di Madang) il 13 agosto 1896, e da lì si trasferirono all'isola di Tumleo, nei pressi di Aitape, per iniziare l’opera missionaria in semplicità, con la loro presenza. I missionari Verbiti sono stati determinanti nell'evangelizzazione della Papua Nuova Guinea all'inizio del XIX secolo, con membri provenienti dalla Germania e dagli Stati Uniti, che poi si divisero nell’ampio territorio, fondando diverse missioni.
Molti dei missionari pionieri furono martirizzati e poi, durante la Seconda guerra mondiale, i missionari subirono la persecuzione degli occupanti giapponesi. I missionari americani furono esiliati in Australia e i missionari tedeschi subirono restrizioni. Oltre 100 missionari del Verbo Divino, fatti prigionieri, furono martirizzati sulle navi Akikaze e Yorishime Maru. Tra loro il vescovo Joseph Lörks SVD, Vicario apostolico tedesco della Nuova Guinea centrale, che poi diverrà diocesi di Wewak. Il loro esempio e la loro testimonianza, conclude p. Roche, “è sempre di ispirazione oggi, per noi, nel dono instancabile della nostra vita per l’annuncio del Vangelo”
(PA) (Agenzia Fides 16/11/2022)


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