ASIA/PAKISTAN - Un cristiano accusato di blasfemia in Sindh

lunedì, 8 giugno 2015

Karachi (Agenzia Fides) – Il cristiano pakistano Yaqoob Bashir è stato incriminato per blasfemia, con l’accusa di aver bruciato le pagine di un libretto con versetti coranici nell’area di Mirpur Khas, città nella provincia del Sindh (Pakistn meridionale). L’accusa è sostenuta da un religioso musulmano locale, Talib Hussain, che afferma di aver recuperato il libretto bruciato dalla spazzatura. Bashir, accusato in base all’articolo 295b del Codice penale (vilipendio al Corano), è stato spostato in una località sconosciuta per timore di ritorsioni o di una esecuzione extragiudiziale.
Come riferito a Fides da avvocati locali, Kausar Bibi, madre di Yaqboob Bashir, ha dichiarato che suo figlio è innocente e che, se pure fosse verificato, si tratta di un incidente o di un atto compiuto senza alcuna volontarietà. Le famiglie cristiane nel distretto ora sono impaurite e temono una violenza di massa.
Di recente un altro caso di blasfemia ha riguardato Humayun Masih: dopo l’accusa, una folla idi musulmani ha attaccato il quartiere cristiano di Sanda a Lahore, dove solo il pronto intervento della polizia ha evitato una strage. (PA) (Agenzia Fides 8/6/2015)


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