ASIA/PAKISTAN - Avvocati cristiani: “Abolire la legge sulla blasfemia”

martedì, 26 maggio 2015

Lahore (Agenzia Fides) – Resta alta la tensione nel quartiere di Sanda, a Lahore, teatro di violenza anticristiana domenica scorsa 24 maggio. Dopo un caso di presunta blasfemia (di cui è accusato un cristiano), la folla ha cercato di farsi giustizia da sola e, istigata da un imam locale, ha poi rivolto la propria rabbia contro le case dei cristiani. La polizia ha controllato a fatica la violenza, usando anche lacrimogeni. Nella bagarre un ufficiale di polizia è stato ferito in modo non grave.
Oggi l’avvocato cristiano Sardar Mushtaq Gill, difensore dei diritti umani, ha visitato le zone colpite e ha incontrato alcuni dei residenti. “Sono terrorizzati e spaventati” racconta a Fides. “E’ diventato difficile per i cristiani vivere con i musulmani, specialmente quando la legge sulla blasfemia viene abusata. Questa legge viene utilizzata contro i cristiani per metterli sotto scacco. Chiediamo dei passi alla comunità internazionale perché in Pakistan si possa giungere alla sua abolizione”.
L’incidente giunge circa due mesi dopo l’attacco suicida contro due chiese nel quartiere cristiano di Youhanabad, dove si vive in un clima di paura. Nasir Saeed, Direttore dell’Ong CLAAS, dice in una nota inviata a Fides: “A nessuno dovrebbe essere permesso di prendere la legge nelle proprie mani. Gli attacchi di massa contro intere comunità mostrano che l’odio contro i cristiani è in crescita. La legge sulla blasfemia è ampiamente utilizzata per vendette, ma il governo non è ancora riuscito a prendere provvedimenti per fermare l'uso improprio della legge e garantire sicurezza ai cristiani. Se non si puniscono i responsabili, di fatto si incoraggiano quanti attaccano impunemente quartieri cristiani e chiese”. (PA) (Agenzia Fides 26/5/2015)


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