ASIA/PAKISTAN - Uomo disabile mentale ucciso per accuse di blasfemia

martedì, 13 gennaio 2015

Rawalpindi (Agenzia Fides) – Un uomo musulmano di 52 anni, Abid Mehmood, accusato di blasfemia nel 2011 e rilasciato dal carcere pochi giorni fa per disabilità fisica e mentale, è stato assassinato da uomini mascherati. La sua disabilità era stata certificata da un consiglio di medici dell'ospedale di Rawalpindi. Il suo cadavere è stato ritrovato in una zona disabitata, nei pressi della stazione ferroviaria di Usman Khattar, a Rawalpindi. Quando i parenti hanno portato il corpo nel villaggio dove Abid abitava per dargli degna sepoltura, una folla di musulmani ha impedito di inumarlo nel cimitero locale, gridando contro il “blasfemo”. L’uomo è stato sepolto nel cortile di casa sua.
La legge sulla blasfemia – commenta a Fides una nota dell’Ong pakistana “Lead” – “sta diventando sempre più un'arma nell'arsenale degli estremisti religiosi. Dopo l’episodio dei due coniugi cristiani arsi visi per accuse di blasfemia, il clima di paura, specie fra le minoranze religiose, è più forte”. Anche le persone giudicate innocenti e rilasciate sono in pericolo: un caso esemplare è quello di Younas Masih, cristiano che era stato condannato a morte e poi rilasciato dopo l'assoluzione dall’Alta Corte di Lahore. Masih è tuttora costretto a vivere in clandestinità per paura di essere identificato e ucciso dagli estremisti. (PA) (Agenzia Fides 13/1/2015)


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