AMERICA/VENEZUELA - Messaggio dei Vescovi in occasione dell’Anno Paolino: “un momento opportuno per riaffermare la nostra appartenenza alla Chiesa e rafforzare la nostra scelta di seguire Gesù Cristo, il Signore”

martedì, 6 maggio 2008

Caracas (Agenzia Fides) - “In tutta la Chiesa Universale si celebrerà l’Anno Paolino con l’obiettivo di far conoscere la figura e l’opera dell’Apostolo delle Genti, invitando tutti i credenti e gli uomini di buona volontà ad approfondire il messaggio che, per ispirazione dello Spirito Santo, ha lasciato alla Chiesa”. Inizia con queste parole il Messaggio dei Vescovi del Venezuela pubblicato a motivo della celebrazione dell’Anno Paolino che comincerà il prossimo 29 giugno.
In primo luogo i Vescovi presentano la figura dell’Apostolo come colui che “dalla sua conversione e battesimo, superando innumerevoli difficoltà, si trasformò in un deciso Apostolo del Signore”. Si distinse inoltre “come un missionario che seppe vincere qualunque tipo di ostacolo, dalle prigioni ai naufragi, fino alle incomprensioni e alle critiche, con l’obiettivo di portare dappertutto l’annuncio del Vangelo”. Lui aveva preso coscienza di essere Apostolo di Gesù Cristo e per questo “assunse due atteggiamenti importanti ed irrinunciabili: l’impegno ad annunciare il Vangelo del Signore, ma anche, ed è la cosa più importante, a manifestarlo, che fu la ragion d’essere della sua vita”. “Non dubitò in nessun momento durante l’evangelizzazione” si legge ancora nel testo. Ma per lui evangelizzare “non si ridusse solo ad un annuncio teorico della Parola di Dio” ma assunse realmente il mandato di Gesù di andare e fare discepoli gli altri.
I Vescovi segnalano quindi tre caratteristiche dell’azione evangelizzatrice di Paolo: la prima, “l’annuncio esplicito del Vangelo di Gesù Cristo, che realizzò con molta convinzione, poiché comprese il vissuto personale del mistero di Cristo”; la seconda, “il suo impegno nell’edificazione della Chiesa, creando e consolidando le comunità ecclesiali a lui affidate”; e per ultimo l’insistenza nella conversione che implica la fede in Gesù Cristo. Credere in Gesù esige dai credenti rivestirsi di Cristo, agire nel suo nome e camminare in novità di vita.
In sintonia con quello che ci propone la Chiesa Universale e secondo il Concilio Plenario del Venezuela, i Vescovi considerano questo tempo come “un momento opportuno per riaffermare la nostra appartenenza alla Chiesa, Corpo di Cristo” e per "rafforzare la nostra scelta di seguire Gesù Cristo, il Signore”. Per ciò raccomandano agli operatori pastorali, particolarmente ai parroci, ai catechisti e ai religiosi, di promuovere la lettura e gli studi delle sue Lettere. Allo stesso tempo, invitano i parroci, i responsabili dei Seminari, delle Università cattoliche e degli Istituti superiori della Chiesa, i dirigenti dei Movimenti di Apostolato e gli altri operatori di pastorale ad organizzare giornate di studio sulla vita e l’opera di San Paolo. Chiedono altresì che in ogni Diocesi e nelle diverse comunità ecclesiali si organizzi l’apertura di questo Anno Paolino con una celebrazione eucaristica in una data vicina al 29 giugno. “Desideriamo che questo Anno Paolino sia un tempo propizio affinché le diverse comunità, organismi ed istanze ecclesiali confermino la loro fede nell’amore e nella speranza che ci vengono dal Signore Gesù”. (RG) (Agenzia Fides 6/5/2008; righe 42, parole 513)


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