AMERICA/VENEZUELA - Appello dei Vescovi per la pace, evitando scontri con i Paesi confinanti

martedì, 4 marzo 2008

Caracas (Agenzia Fides) - Sua Ecc. Mons. Roberto Luckert, Arcivescovo di Coro e primo Vicepresidente della Conferenza Episcopale Venezuelana, in una dichiarazione rilasciata all’Unione Radio, ha affermato che la Chiesa, a seguito della crisi scoppiata nelle relazioni tra Colombia, Ecuador e Venezuela, rivolge un appello alla riconciliazione e alla pace, evitando qualsiasi scontro con i Paesi confinanti. L’Arcivescovo considera un errore cercare di esacerbare il nazionalismo dei venezuelani ed allo stesso tempo ricorda che in Venezuela vivono più di cinque milioni di colombiani, i quali, se decidessero di ritornare ai loro luoghi di origine, “paralizzerebbero l’industria agricola nello Zulia, poiché la manodopera nei campi è tutta colombiana”.
Sabato 1 marzo è stato ucciso il numero due delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) dopo un’azione militare condotta dalla Colombia in terra ecuadoriana, evento che ha provocato un aggravamento delle relazioni tra Colombia, Ecuador e Venezuela. Entrambi i Paesi, Ecuador e Venezuela, hanno mobilitato immediatamente le loro truppe alla frontiera con la Colombia ed hanno chiesto al Presidente colombiano, Álvaro Uribe, non solo le scuse ma impegni firmati di rispettare l’Ecuador. Al tempo stesso hanno chiuso le ambasciate dei loro rispettivi Paesi in Colombia e ritirato tutto il personale diplomatico. Da parte sua, il governo ecuadoriano di Rafael Correa ha decretato la rottura definitiva delle relazioni con la Colombia, ordinando l’espulsione immediata dell’ambasciatore di quel Paese a Quito.
Anche il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha espresso la sua preoccupazione per “l’aumento della tensione e la recrudescenza dei fatti dello scorso fine di settimana che coinvolgono la Colombia ed i suoi confinanti, Ecuador e Venezuela. Urge moderazione”. Ha infine rivolto un appello ai tre Paesi affinché “condividano le loro preoccupazioni nello spirito di dialogo e cooperazione che tradizionalmente ha caratterizzato le loro relazioni”. (RG) (Agenzia Fides 4/3/2008; righe 23, parole 299)


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