AMERICA/VENEZUELA - I Vescovi del Venezuela preoccupati per la riforma della Costituzione: “nostro interesse è che ci sia pace, prosperità, armonia, giustizia e libertà in tutti gli angoli del Venezuela”

mercoledì, 26 settembre 2007

Caracas (Agenzia Fides) - I Vescovi venezuelani si mostrano preoccupati per la riforma della Costituzione annunciata dal Presidente, Hugo Chávez. L'abbozzo di modifica di 33 dei 350 articoli della Costituzione, del 1999, è stato presentato il 15 agosto dal Presidente all'Assemblea Nazionale di 167 membri. Di fronte a questa situazione, i Vescovi del Venezuela hanno formato una Commissione che si è riunita agli inizi del mese di settembre per analizzare la riforma costituzionale e preparare un messaggio che sarà indirizzato al popolo venezuelano nella terza settimana di ottobre da una Assemblea Straordinaria dell'Episcopato. La Commissione è formata dall'Arcivescovo di Caracas, Card. Jorge Urosa Savino; dagli Arcivescovi di Cumaná, Mons. Diego Padrón Sanchez, e di Valencia en Venezuela, Mons. Reinaldo Del Prette Lissot; e dal Vescovo di San Carlos de Venezuela, Mons. Jesús Zárraga Colmenares.
Secondo i Vescovi "è importante che tutti i venezuelani, di tutti i settori e di tutte le ideologie, partecipino al dibattito e studino a fondo i cambiamenti suggeriti, affinché la Costituzione nazionale sia un trattato di pace per il paese, e non una dichiarazione di guerra". In diverse occasioni hanno riaffermato la necessità di "un vero dialogo nazionale su questo tema di tanta importanza per il futuro del paese, e che si ascoltino e si rispettino le opinioni di tutti". Infatti la Costituzione “non deve essere per un gruppo in particolare, bensì per tutti i cittadini, e perciò deve essere frutto di un consenso nazionale”. Inoltre la riforma “deve rispettare tutti i grandi principi ed i diritti già presenti nell'attuale Costituzione”.
Oltre a questa riforma, l'Assemblea sta discutendo una nuova legge sull’Educazione che affida la patria potestà dei minori di 20 anni nelle mani dello Stato. In questo senso il Vescovo Ausiliare di Caracas, Mons. Nicolás Bermúdez, ha affermato che “la Chiesa non si oppone all’ insegnamento delle ideologie che ci sono state nel mondo, ma una cosa è accedere alla conoscenza ed un'altra, molto diversa, è che si pretenda di indottrinare la popolazione imponendole un solo tipo di educazione… Ogni uomo ha diritto di conoscere. La conoscenza non è un problema, il problema viene se si pretende di indottrinare. La cosa importante è che ci sia autentica libertà di insegnamento e di professione di fede". Mons. Nicolás Bermúdez ha sollecitato il Governo a riconoscere l'apporto della Chiesa nella formazione di milioni di venezuelani ed ha chiesto che gli sia permesso di continuare a farlo. Il Vescovo Ausiliare di Caracas ha annunciato che la Commissione Episcopale per l’Educazione valuterà il nuovo curriculum elaborato dal Ministero dell’Educazione e prossimamente presenterà le sue osservazioni.
Il Cardinale Jorge Urosa Savino, durante la celebrazione per i 25 anni della sua ordinazione episcopale, il 22 settembre, si è mostrato preoccupato per lo scarso interesse della popolazione a conoscere i contenuti della riforma costituzionale e ha chiesto ai venezuelani di partecipare attivamente alla discussione, poiché questa riforma “è assai importante per il futuro di tutti i venezuelani… Il nostro interesse - ha affermato - è che ci sia pace, prosperità, armonia, giustizia e libertà in tutti gli angoli del Venezuela". (RG) (Agenzia Fides 26/9/2007; righe 36, parole 513)


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