AFRICA/BURKINA FASO - Il gruppo JNIM intensifica gli assalti in diverse località del Paese

giovedì, 15 maggio 2025 jihadisti  

Ouagadougou (Agenzia Fides) - Il JNIM (Gruppo di Sostegno all’Islam e ai musulmani) formazione jihadista saheliana legata ad Al Qaida ha intensificato gli attacchi contro obiettivi militari e civili in Burkina Faso.
L’offensiva jihadista è iniziata l’11 maggio con l’assalto al campo militare di Djibo, nella provincia di Soum, nel nord del Paese. La struttura militare sarebbe stata conquistata e saccheggiata dai jihadisti.
Altri attacchi hanno preso di mira località nel centro nord, nel centro est e nel sud del Paese. Secondo video postati dal JNIM sui propri canali social negli assalti di questi ultimi giorni sarebbero stati uccisi una sessantina di militare regolari e una decina di paramilitari delle formazioni dei Volontari per la Difesa della Patria (VDP). Fonti locali affermano che pure una ventina di civili avrebbero perso la vita negli assalti mentre diverse strutture come casa e centri sanitari sarebbero stati distrutti. Nella località di Diapaga, nel nord-est del Burkina Faso, il gruppo jihadista ha preso il controllo dell'accampamento militare, uccidendo decine di soldati, catturato l'intero arsenale e liberato i prigionieri detenuti nel carcere locale. Nei video postati in rete dagli stessi jihadisti i membri del JNIM appiano indossare uniformi militari, in alcuni casi con insegne dell’esercito maliano. Il gruppo jihadista si oppone infatti ai governi dell’Alleanza degli Stati del Sahel (AES), costituita da Mali, Burkina Faso e Niger.
Le autorità locali non hanno confermato queste notizie ma ieri, 14 maggio, è stato firmato nella capitale Ouagadougou, il cosiddetto “Patto Patriottico dei Media Burkinabé (PPMB)”, su impulso del Consiglio Superiore per la Comunicazione (CSC). Il patto è volto ufficialmente “a sostenere gli sforzi di difesa attraverso una comunicazione coerente, promuovere le azioni delle Forze di Difesa e Sicurezza, rafforzare l'educazione civica e preservare la coesione sociale”.
Inoltre il Consiglio dei Ministri ha annunciato la creazione di “una scuola superiore di istruzione militare per formare un'élite strategica, adattata alle sfide per la sicurezza nazionale e regionale”.
Infine circolano sui social media notizie non confermate sulla presenza in Burkina Faso di circa 700 militari delle forze speciali della Corea del Nord, inviate per fornire supporto al governo locale. (L.M.) (Agenzia Fides 15/5/2025)


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