ASIA/CINA - Ecco chi sono i due Vescovi della Repubblica Popolare Cinese che prenderanno parte al Sinodo di Ottobre

lunedì, 16 settembre 2024 chiese locali   vescovi   sinodo dei vescovi  

di Marta Zhao 
Pechino (Agenzia Fides) - Nella lista dei Vescovi che prenderanno parte su nomina pontificia alla prossima Assemblea del Sinodo dei Vescovi figurano anche i nomi di Vincenzo Zhan Silu e di Giuseppe Yang Yongquiang. 
Insieme ai due Vescovi della Cina Continentale, prenderanno parte all’Assemblea sinodale di ottobre anche il Cardinale Stephen Chow Sau yan sj, Vescovo di Hongkong, e Norbert Pu, Vescovo di Kiayi (Taiwan).

Già nell'ottobre 2018 e poi nel nell'ottobre 2023 due Vescovi della Repubblica Popolare Cinese hanno partecipato a Roma alle Assemblee del Sinodo dei Vescovi. Nei decenni precedenti, prima dell'Accordo provvisorio tra governo cinese e Santa Sede sulle nomine dei Vescovi cinesi (firmato il 22 settembre 2018), nessun presule proveniente dalla Cina continentale aveva potuto prender parte al Concilio Vaticano II e alle Assemblee generali del Sinodo dei Vescovi. 

Delineare i profili personali dei due Vescovi della Cina continentale che saranno presenti al Sinodo del prossimo ottobre vuol dire immergersi nella storia senza paragoni della comunità cattolica cinese negli ultimi decenni 

VINCENZO ZHAN SILU
Vincenzo Zhan Silu è Vescovo della diocesi di Funing (Mindong per il governo cinese) della provincia costiera di Fujian. 
Vincenzo Zhan Silu è nato nato il 13 marzo 1961 nella città di Ningde (provincia di Fujian), ed è cresciuto in una famiglia cattolica povera e numerosa, insieme a 10 tra fratelli e sorelle. Nel 1978, nella stagione di nuova apertura voluta da Deng Xiaoping e segnata dalla riapertura di chiese e seminari, il 17enne Vincenzo, incoraggiato e mosso anche dalla testimonianza di fede della famiglia, entra nel Seminario di Sheshan, della diocesi di Shanghai. Riceve l’ordinazione sacerdotale il 24 giugno 1989 nella basilica di Nostra Signora Aiuto dei cristiani di Sheshan, dalle mani del Vescovo Aloysius Jin Luxian, che era stato consacrato Vescovo senza mandato pontificio (avrebbe chiesto e ottenuto la legittimazione canonica del suo ministero episcopale dopo il Duemila). Subito dopo l’ordinazione sacerdotale, Vincenzo Khan torna nella sua diocesi dove inizia a svolgere il suo servizio pastorale come parroco. Per tre anni, dal 1995 al 1997, segue i corsi di formazione organizzati presso l’Holy Spirit Study Centre di Hong Kong. Sono anni in cui l’ex colonia britannica torna a far parte della Repubblica Popolare Cinese. Il Vescovo di Hong Kong è Wu. I vescovi ausiliari sono Joseph Zen Zekiun e John Tong Hon, quest’ultimo incaricato da tempo di gestire le attività dell’Holy Spirit Study Centre. 
Vincenzo Zhan Silu viene ordinato Vescovo di Mingdong il 6 gennaio 2000, Solennità dell’Epifania del Signore, nella chiesa dell’Immacolata Concezione (Nantang) a Pechino, che a quel tempo era Cattedrale. In quella festa solenne, lui e altri 4 sacerdoti cinesi vengono ordinati vescovi senza mandato pontificio. Un evento che ha allora effetti negativi sulle prospettive di dialogo tra Santa Sede e governo di Pechino sulla condizione e i problemi della Chiesa cattolica in Cina. 
La legittimazione canonica dell’esercizio dell’ufficio episcopale da parte di Vincenzo Khan Silu avviene solo 18 anni dopo, l’8 settembre 2018, nel quadro delle trattative e delle disposizioni connesse alla firma dell’Accordo provvisorio sulle nomine dei Vescovi cinesi (22 settembre 2018): «Al fine di sostenere l’annuncio del Vangelo in Cina» sottolinea la “Nota informativa sulla Chiesa cattolica in Cina” diffusa dalla Santa Sede il giorno stesso della firma dell’Accordo «il Santo Padre Francesco ha deciso di riammettere nella piena comunione ecclesiale i rimanenti Vescovi “ufficiali” ordinati senza Mandato Pontificio» Nella lista dei Vescovi riaccolti nella piena comunione ecclesiale compare anche il nome di Vincenzo Zhan Silu.
Nel quadro della firma dell’Accordo, Papa Francesco ha assegnato a Zhan Silu il compito di guidare come Vescovo la diocesi di Funing/Mindong, mentre il Vescovo Vincenzo Guo Xijin, fino a quel momento Vescovo della stessa diocesi non riconosciuto dal governo cinese, ha accettato di assumere l’ufficio di Vescovo ausiliare della stessa diocesi. 
La comunicazione degli incarichi pastorali attribuiti da parte del Papa ai diversi vescovi ordinati in origine senza mandato pontificio e la cui posizione canonica era stata regolarizzata prima dell’Accordo è avvenuta il 12 dicembre 2018 a Pechino, durante un incontro a cui erano presenti anche Zhan Silu e il Vescovo Guo Xijin. «Si è trattato - ha spiegato una nota pubblicata sull’Osservatore Romano nel febbraio 2019 - di una sobria cerimonia marcata da intensa comunione ecclesiale e conclusasi con la preghiera del Padre Nostro ed il canto dell’Ave Maria secondo una tradizionale melodia cinese».
Il 18 aprile dello stesso anno (2019), i Vescovi Vincenzo Zhan Silu e Vincenzo Guo Xijin hanno celebrato insieme la messa crismale, il rito del Giovedì Santo.  E il 28 ottobre, festa degli Apostoli Simone e Giuda, Zhan Silu ha ordinato due sacerdoti (uno di Mindong e altro di Minbei) nella nuova cattedrale della diocesi dedicata ai santi Pietro e Paolo. Era la prima ordinazione sacerdotale pubblica in 70 anni.
 
Il profilo personale di Vincenzo Zhan Silu è segnato da una forte propensione al lavoro intellettuale che si è espressa anche nella pubblicazione di opere poetiche, di saggi teologici e di ammaestramento spirituale. Tra i libri da lui pubblicati spiccano titoli come “La festa della Santa Trinità”, un saggio sul Celibato sacerdotale e un “Confronto tra il culto ancestrale e il Sacrificio della Messa cattolica”.
Il 2024 è stato un anno particolarmente intenso per l’attività pastorale del Vescovo Zhan Silu che, a febbraio, nei giorni di festa del Capodanno cinese ha presieduto la consacrazione di diverse nuove chiese e la riapertura di altre chiuse da tempo per lavori di restauro. 
Il 31 gennaio 2024 nella parrocchia di Chengguan, dedicata alla Natività di Maria, mons. Zhan Silu ha partecipato come concelebrante alla liturgia di ordinazione episcopale di Pietro Wu Yishun, ordinato Vescovo della Prefettura Apostolica di Shaowu (Minbei), nella provincia costiera del Fujian presieduta da Giuseppe Li Shan, Vescovo di Pechino. Il 16 febbraio ha accompagnato mons. Pietro Wu a celebrare la prima messa a Ningde, suo paese di origine.
Oggi la diocesi di Mindong, il cui inizio è legato alla missione dei domenicani spagnoli, conta 70,000 fedeli, 15 chiese, oltre cento luogo di preghiera, 4 case per gli anziani, un orfanotrofio. Una sessantina di sacerdoti, oltre a centinaia di suore che impegnate nella pastorale. 


GIUSEPPE YANG YONGQUIANG
Il Vescovo Giuseppe Yang Yongqiang, che prenderà parte per nomina pontificia all’Assemblea del Sinodo dei Vescovi del prossimo ottobre, aveva già partecipato alla precedente Assemblea sinodale dell’ottobre 2023, insieme a un altro Vescovo della Cina continentale, Antonio Yao Shen.  
Il Vescovo Yang si è insediato giovedì 27 giugno 2024 nella sede episcopale di Hangzhou, capoluogo della provincia cinese di Zhejiang. Era stato trasferito a Hanghzhou dalla sede di Zhoucun con nomina di Papa Francesco. Il bollettino della Sala Stampa vaticana diffuso cinque giorni prima aveva riferito che «nel quadro del dialogo relativo all’applicazione dell’Accordo Provvisorio tra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese, in data 12 giugno 2024, il Santo Padre ha nominato S.E. Mons. Giuseppe Yang Yongqiang Vescovo di Hangzhou (Provincia cinese del Zhejiang), trasferendolo dalla sede di Zhoucun (Provincia cinese dello Shandong)».
Nel giorno del suo insediamento a Hangzhou, Giuseppe Yang ha ààdetto che sarà suo impegno guidare sacerdoti e laici per promuovere una trasmissione integra della fede cattolica e annunciare il Vangelo a Hangzhou. 
Giuseppe Yang Yongqiang è nato l’11 aprile 1970 a Boxing (Shandong). Ha condotto gli studi filosofici e teologici presso il Seminario dello Spirito Santo dello Shandong e presso quello di Sheshan, a Shanghai. Il 15 giugno 1995 ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale, e dopo aver svolto il suo lavoro pastorale come parroco ha approfondito la sua formazione presso il Seminario Nazionale di Pechino. 
In seguito, ha ricoperto l’incarico di docente presso il Seminario dello Spirito Santo dove lui stesso si era formato. Nominato Vescovo Coadiutore di Zhoucun, è stato consacrato il 15 novembre 2010 e l’8 febbraio 2013 è succeduto al Vescovo Ma Xuesheng alla guida di quella sede episcopale. Il 12 giugno 2024 Papa Francesco lo ha nominato Vescovo di Hangzhou.
In una intervista rilasciata in esclusiva all’Agenzia Fides (vedi Fides 16/11/2023) il Vescovo Yang si è dichiarato “onorato” di essere stato invitato a partecipare all’Assemblea del Sinodo dei Vescovi svoltasi a Roma, e aver così avuto “l'opportunità di condividere il mio cammino di fede ascoltando quello degli altri”.

In quella stessa intervista, il Vescovo ha messo in luce la fioritura della sua vocazione sacerdotale: “Provengo da una famiglia di tradizione cattolica e la fede degli anziani della famiglia ha avuto una grande influenza su di me, soprattutto quella di mia nonna. Ricordo che lei ci chiedeva di leggere le preghiere ogni sera e ci chiedeva anche di inchinarci davanti alle statue o alle immagini di Gesù, della Vergine Maria, di San Giuseppe o di altri Santi prima di andare a dormire. Poi lei stessa continuava a recitare le preghiere fino a tarda notte”.
Una volta - ha aggiunto il Vescovo Yang, proseguendo il suo racconto «mia madre andò in pellegrinaggio al Monte di Nostra Signora a Huzhuang. Quando tornò, ci raccontò di aver visto alcuni giovani seminaristi seduti a leggere nella chiesa dell’area occidentale di Jinan tranquilli e disciplinati. Mentre ne parlava, i suoi occhi brillavano. Le sue parole sono rimaste impresse nel mio cuore, e così è stato piantato in me il seme del sacerdozio».
Nell’intervista, il nuovo Vescovo di Huangzhou aveva anche citato un brano del “De Imitatione Christi” che lo aveva ispirato nel suo cammino: “Astenersi dai discorsi inutili. Per quanto possibile, stai lontano dall’agitarsi che fa la gente. Infatti, anche se vi si attende con purezza di intenzione, l’occuparsi delle faccende del mondo è un grosso impaccio, perché ben presto si viene inquinati dalle vanità, e fatti schiavi. Più di una volta vorrei essere stato zitto, e non essere andato in mezzo alla gente”.
Nella diocesi di Hanghzou vivono 30mila cattolici. La sede episcopale, prima dell’insediamento del Vescovo Yang, era vacante.  (Agenzia Fides 16/9/2024)


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