AFRICA/KENYA - “Le proteste contro la legge finanziaria hanno innescato qualcosa di più grande”

giovedì, 27 giugno 2024 giovani   violenza  

Nairobi (Agenzia Fides) – “L’impressione è che il ritiro della legge finanziaria sia ormai del tutto insufficiente per bloccare la rabbia della gente” dice una fonte della Chiesa da Nairobi, dove ieri, 26 giugno, il Presidente William Ruto è stato costretto a ritirare la legge finanziaria, approvata dal Parlamento, dopo le dimostrazioni sfociate nella violenza (vedi Fides 26/6/20024).
“Ascoltando con attenzione il popolo del Kenya che ha affermato ad alta voce di non voler avere nulla a che fare con questa legge finanziaria 2024, lo concedo: non firmerò la legge finanziaria 2024, che successivamente sarà ritirata” ha detto il Presidente in diretta televisiva.
Ma la marcia popolare indetta per oggi, 27 giugno, è stata confermata. Una parte dei dimostranti vuole ora le dimissioni di Ruto. Il centro di Nairobi è presidiato da un forte contingente di polizia e di militari schierati in difesa del Parlamento, del palazzo presidenziale e di altre sedi governative.
“L’impressione al momento è che le proteste contro la legge finanziaria che imponeva nuove tasse sono state l’innesco di qualcosa di più grande: si vuole rigettare il sistema che ha finora retto i rapporti politici ed economici in Kenya” dice la nostra fonte che ha chiesto l’anonimato per ragioni di sicurezza.
“È una rivolta di popolo guidata dalla cosiddetta generazione Z, ben consapevole della corruzione e della mala gestione del Paese. Non si è data una dirigenza forse per timore che possa essere arrestata dalle autorità” continua la nostra fonte. “Sui social media e sulle app di messaggistica fioccano appelli alla rivolta per cambiare il sistema che da 60 anni regge il Kenya. Non si sa sempre bene chi li posta ma stanno contribuendo ad alimentare la tensione, già alta per i morti dei giorni scorsi (secondo fonti mediche almeno 23)”.
“Ruto ha mandato un contingente di poliziotti keniani ad Haiti, ma non si rende conto che Haiti ce l’ha in casa. Vi sono almeno un milione e mezzo di persone che vivono nelle baraccopoli intorno a Nairobi. Se dovessero entrare in rivolta cosa potrà succedere?” conclude la fonte di Fides. (L.M.) (Agenzia Fides 27/6/2024)


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