AFRICA/KENYA - “La gente è alla disperazione, per questo è scesa nelle strade”

mercoledì, 26 giugno 2024 giovani   violenza   vescovi  

Nairobi (Agenzia Fides) – “Si è trattato di una vera protesta popolare, inizialmente pacifica, anche se si sono infiltrati provocatori e malviventi” dice all’Agenzia Fides Padre Alfonso Poppi, missionario della Fraternità sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo, da Nairobi, dove ieri 25 giugno, le proteste contro la nuova legge finanziaria (vedi Fides 25/6/2024) sono degenerate nella violenza, con la folla che ha assalito il Parlamento e la sede del governatore. Negli scontri con la polizia almeno 13 persone sono morte, secondo fonti ospedaliere.
“Ora la situazione sembra tornata calma” riferisce padre Alfonso. “Quello che è da sottolineare è che per la prima volta il popolo keniano è sceso in piazza non richiamato da qualche leader politico, ma in maniera spontanea, sull’onda del tam tam dei social media”. “La gente è veramente alla disperazione per l’alto costo della vita e le nuove tasse previste dalla legge finanziaria non fanno altro che aggravare la situazione”. “La popolazione si sente tradita dal Presidente William Ruto che in campagna elettorale aveva fatto promesse mirabolanti sulla creazione di posti di lavoro. Ma si sente tradita anche da quei deputati dell’opposizione che hanno votato a favore della legge finanziaria. Quindi la popolazione, specie i giovani, ha deciso di prendere la situazione nelle proprie mani, scendendo per le strade” dice p. Alfonso.
“La rabbia della gente è accresciuta dalla corruzione dilagante che fa sì che i soldi delle tasse vengono sprecati in lussi dei quali beneficiano i “soliti noti” continua il missionario. “L’assalto al Parlamento, pur condotto con il concorso di elementi delinquenziali, è il simbolo dell’esasperazione derivante dal divario tra la popolazione e una classe dirigente percepita come corrotta e indifferente alla sorte della gente comune”.
Questa situazione è ben rappresentata dal messaggio letto dai Vescovi in diretta televisiva, intitolato “Dio salvi il nostro amato Paese”.
“La legge finanziaria 2024-2025 ha provocato reazioni di rigetto da parte dei keniani. Se adottata nella sua corrente forma aggiungerà sofferenza a molte famiglie che stanno già soffrendo le conseguenze della precedente legge finanziaria, 2023-2024” scrivono i Vescovi. “La Conferenza Episcopale del Kenya ha di recente sollevato formalmente al governo le proprie preoccupazioni per la legge finanziaria e apprezziamo che sono state apportate modifiche importanti al disegno di legge. Ma riteniamo che altre importanti richieste non sono state inserite. Sottolineiamo che se ogni keniano deve pagare le tasse, il governo non deve tassare eccessivamente i cittadini”. “Non si può negare cosa si intende per tassazione eccessiva: il Paese sanguina e quindi chiediamo al governo di riflettere sulla questione con la serietà necessaria” sottolinea la Conferenza Episcopale.
I Vescovi colgono la dimensione generazionale della protesta, affermando di “comprendere perché la generazione Z è scesa in strada per esprimere la sua collera nei confronti del governo. La nuova generazione vive l’impatto negativo che le tasse eccessive ha sulle loro vite. Il governo deve affrontare la scottante verità che le famiglie soffrono enormemente. I giovani sono giunti al punto di esprimere la rabbia per l’insensibilità del governo per le tasse ingiustificate che innalzano il costo della vita”. “Il governo deve ascoltare la sofferenza dei cittadini. Ignorarla significa solo accrescere le tensioni nel Paese e gettare i giovani e i cittadini nella disperazione. Supplichiamo il Presidente di ascoltare la voce dei tanti in sofferenza e di rispondere concretamente alla situazione odierna scatenata dal disegno di legge finanziaria” concludono. (L.M.) (Agenzia Fides 26/6/2024)


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