Dili (Agenzia Fides) - La popolazione di Timor Est vede nelle prossime elezioni presidenziali, previste per il 19 marzo, un'opportunità di crescita, di prosperità e di benessere. “La gente nel Paese vuole vedere la fine dell'impasse politica e della recessione economica”, dice a Fides Acacio Pinto, ricercatore e analista cattolico di scienze sociali a Timor Est.
Le elezioni presidenziali si terranno sabato 19 marzo 2022. La registrazione dei candidati è attualmente in corso. Vi saranno probabilmente otto candidati, tre dei quali donne. Secondo i sondaggi, i favoriti a contendersi il seggio sono tre figure: l'attuale presidente Francisco "Lu-Olo" Guterres; il generale militare ed ex leader della resistenza Lere Anan Timur; l'ex presidente e premio Nobel per la pace José Ramos-Horta.
A dare una decisiva spinta a uno dei tre contendenti, spiega a Fides Acacio Pinto, potrebbe essere l'endorsement di Xanana Gusmão, ex leader della resistenza, ex Presidente e Primo ministro, attualmente leader del partito di opposizione in Parlamento.
Il periodo della campagna elettorale presidenziale va dal 2 al 16 marzo. Il nuovo Presidente entrerà in carica il 20 maggio, data in cui Timor Est celebra il 20° anniversario del ripristino dell'indipendenza, avviando un mandato di cinque anni.
È importante, secondo Pinto, dare una lettura di fondo della politica del Paese, a partire dalle ultime elezioni del 2017 fino ad oggi. Il paese si è arenato "in un vicolo cieco politico", in quanto l'attuale Presidente non ha voluto confermare il giuramento di sette ministri dell'allora coalizione di governo a causa di presunta "corruzione", innescando una lunga crisi politica. Successivamente il secondo partito più votato (il partito dell'attuale Presidente, il Fronte rivoluzionario di Timor Est, il Fretilin) è entrato a far parte del governo di coalizione, tra accuse di incostituzionalità che hanno aggravato il caos politico.
"Oggi la gente vuole un nuovo presidente per mantenere la stabilità del governo, interpretando il diritto costituzionale", rileva l'analista. Secondo Pinto, alcuni dei temi centrali nel panorama odierno sono, infatti: avere un governo stabile che porti a termine il mandato quinquennale; riportare l'economia a una crescita positiva dopo la recessione; affrontare a livello sociale, politico ed economico la crisi legata al Covid-19, trovando adeguate contromisure. A tal fine, sottolinea Pinto, la priorità è "investire nella sanità, nell'istruzione, nel ridurre la malnutrizione. E' necessario aumentare le entrate interne, avere un buona governance, libera dalla corruzione, fare giustizia alle vittime delle guerre e dare dignità ai veterani di guerra". Nella nazione si terranno, poi, le elezioni parlamentari nel marzo 2023.
Timor Est ha ottenuto l'indipendenza nel 1999 dall'Indonesia. Conta 1,3 milioni di abitanti, al 95% cattolici.
(SD-PA) (Agenzia Fides 21/1/2022)