Larantuka (Agenzia Fides) - “Vorrei chiarire che non ho annullato la celebrazione della liturgia della ‘Semana Santa’ e della Domenica di Pasqua. La celebrazione infatti proseguirà come prevede la liturgia. Abbiamo solo annullato il rito devozionale della Semana Santa, che di solito si svolgeva ogni anno secondo la tradizione locale del popolo di Dio a Larantuka. L'abbiamo cancellato – specifica all’Agenzia Fides Mons. Fransiskus Kopong Kung, Vescovo di Larantuka, sull’isola di Flores – a causa della pandemia di Covid-19 in tutta l’Indonesia e anche nella nostra provincia di Nusa Tenggara Timur, dunque a Flores. Ora infatti il numero delle persone positive al virus nel paese è in crescita”.
Il chiarimento diffuso dal Vescovo giunge dopo le voci sulla cancellazione della Semana Santa, celebrazione tradizionale che richiama a Larantuka fedeli da tutta Flores, che è il cuore cattolico dell'Indonesia, e da altre province indonesiane. Ma se quest’anno il Covid impone un senso di responsabilità, ciò non vuol dire che per questo venga cancellato il profondo significato della Semana Santa. “Ogni anno – precisa il Presule a Fides – i pellegrini vengono da molti luoghi del Paese, anche dall'estero, per partecipare e celebrare la Semana Santa a Larantuka e, in particolare, per unirsi alla processione del Venerdì Santo”. Il Vescovo rende noto di aver diffuso con una Lettera pastorale le “Linee guida per la celebrazione della Semana Santa”, inviandola a sacerdoti, a religiosi e religiose e a tutti i fedeli nella diocesi.
Durante questo periodo di pandemia, spiegano le disposizioni, la messa viene celebrata in chiesa dal sacerdote ma senza la presenza dell’assemblea. La messa può essere celebrata e trasmessa in live streaming, in modo che i fedeli possano unirsi partecipando da casa. Questa modalità riguarderà ogni Eucarestia, in Quaresima, inclusa la Settimana Santa e la Domenica di Pasqua. “Le persone – spiega il Vescovo – potranno pregare da casa”. Sono annullate anche le riunioni delle Basic Ecclesial Comunity e di altri gruppi ecclesiali.
“Nella nostra diocesi - racconta il Vescovo a Fides - esiste una lunga storia nella tradizione devozionale della Semana Santa e, dopo la Domenica delle Palme, la comunità commemora con fede e devozione il mistero della salvezza donata da Cristo, la sua morte sulla croce e la sua risurrezione. Durante la notte – spiega a Fides il Vescovo – i fedeli si radunano nella Cappella di "Tuan Ma" (Madre Maria, Mater Dolorosa) e nella Cappella di “Tuan Ana” (Signore Gesù), pregando e cantando. Il Venerdì Santo, molti vengono a pregare sia nella Cappella di “Tuan Ma” (Mater Dolorosa) sia nella Cappella "Tuan Ana" cosi come nella Cappella di "Tuan Menino": sono le cappelle storiche e devozionali di Larantuka. Nel pomeriggio si tiene di solito la celebrazione della liturgia della morte di Gesù e la sera prosegue con la processione nella città, mentre lungo il percorso la gente prega e canta, portando candele accese. Quest’anno, però, siamo stati costretti ad annullare tutte le celebrazioni in presenza”.
Il sacrificio della mancata partecipazione in presenza non annulla l'intensità devozionale di una celebrazione che è famosa in tutto l’arcipelago. “La nostra scelta è in considerazione del valore della salute e della sicurezza di tutti gli esseri umani. Per questo motivo – conclude Mons. Fransiskus Kopong Kung -, Gesù è morto su quella croce per salvare tutti gli esseri viventi”.
(MG-PA) (Agenzia Fides 28/1/2021)