Maumere (Agenzia Fides) – E’ suor Nikolin Padjo, Missionaria Serva dello Spirito Santo (SSpS), una delle vittime causate dalla grave eruzione del vulcano Lewotobi Laki-laki registrata senza alcun’allerta nel cuore della notte tra il 2 e il 3 novembre.
“Il vulcano situato tra le provincie di Larantuka e Maumere, isola di Flores, si è improvvisamente svegliato dando vita ad una potente irruzione di lava, cenere e grossi detriti che hanno colpito gli abitanti di centinaia di famiglie di cinque villaggi” scrive all’Agenzia Fides p. luigi Galvani, Missionario camilliano a Flores, rientrato dall’Italia solo un paio di giorni prima dell’eruzione. “Diversi massi fuoriusciti anche dalle parti laterali del vulcano sono caduti sui tetti delle case uccidendo un numero non ancora definito di abitanti e tra questi anche suor Nikolin del monastero St. Gabriel abitato da 75 tra suore e postulanti. I soccorritori sono attualmente alla ricerca di altre vittime che si ritiene siano intrappolate sotto gli edifici crollati”.
“I cinque villaggi maggiormente colpiti contano più di 1500 persone che attualmente sono radunate in alcuni centri di evacuazione – prosegue. Commovente la immediata macchina degli aiuti da parte del Governo, di organizzazioni private e di numerosi volontari tra cui qualcuno della nostra missione Camilliana. Attualmente gli aiuti maggiormente richiesti sono tende, cibo, acqua potabile, maschere, medicine e materassini.”
“Alcune parrocchie hanno già messo a disposizione edifici scolastici e sale pastorali per facilitare l’accoglienza di centinaia di rifugiati organizzando pure cucine pubbliche. La gara di solidarietà sembra viva e ci auguriamo che il vulcano Lewotobi trovi presto la sua pace permettendo così alle centinaia di famiglie di poter ritornare nelle loro abitazioni” conclude p. Luigi.
Attualmente, a motivo della continua eruzione i vari aeroporti dell’isola, Maumere, Larantuka, Ende, Ruteng, Bajawa e Labuanbajo, sono stati chiusi. Solo alcune grosse navi riescono a tenere i collegamenti con i vari porti e in particolare con quello della città di Kupang nell’isola di Timor.
(AP) (Agenzia Fides 5/11/2024)