AFRICA/KENYA - “Il messaggio di riconciliazione di Papa Francesco ci aiuti a superare le violenze tribali” dice il Vescovo di Maralal

martedì, 24 novembre 2015 evangelizzazione   riconciliazione  

Nairobi (Agenzia Fides) - “Siamo in attesa del messaggio che il Papa ci donerà, specialmente sulla pace e la riconciliazione” ha detto in un’intervista a Waumini communications, Sua Ecc. Mons. Virgilio Pante, Vescovo di Maralal, nel nord del Kenya, il Paese dal quale Papa Francesco inizierà domani, 25 novembre, la sua visita in Africa. “Qui siamo pastori e qualche volte litighiamo per i furti di bestiame. Il messaggio che il Papa ci porterà sul dialogo e la riconciliazione ci aiuterà a migliorare le relazioni tra di noi” dice Mons. Pante.
Nel 2006 Maralal era stato teatro di gravi scontri tra tribù differenti: dopo una serie di omicidi, due gruppi etnici rivali erano entrati in una spirale di vendetta e di rappresaglia. Le donne e i bambini erano fuggiti dai villaggi per rifugiarsi nelle missioni cattoliche, mentre gli uomini avevano cercato riparo nella boscaglia pronti a condurre raid contro gli avversari (vedi Fides 28/4/2006).
“Altrettanto importante è il messaggio di Papa Francesco sul rispetto della natura. Qui viviamo nel mezzo di un grande parco naturale nazionale dove dobbiamo condividere insieme le risorse naturali. Nella sua bellissima Lettera enciclica ‘Laudato Si’ il Santo Padre ci esorta a prenderci cura della creazione. La nostra speranza è che il Papa ci dirà qualcosa anche su questo argomento per riconciliarci con la natura, con gli animali, con l’acqua, e con le differenti tribù. Speriamo quindi che questi scontri possano finire” conclude il Vescovo di Maralal. (L.M.) (Agenzia Fides 24/11/2015)


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