Stoccarda (Agenzia Fides) - L’opera, il pensiero e la spiritualità del Beato Giovanni Battista Scalabrini (1839-1905), Vescovo di Piacenza, Padre e Apostolo dei migranti, sono stati il tema della Scalabrini-Fest dei Frutti tenutasi dal 3 al 5 ottobre presso il Centro di Spiritualità dei Missionari Scalabriniani a Stoccarda, in collaborazione con le Missionarie Secolari Scalabriniane. L’appuntamento annuale ha visto la partecipazione di circa 280 persone, originarie di 26 paesi, tra cui numerosi rifugiati cristiani dell’Eritrea e dell’Iraq.
Ad accompagnare i partecipanti nella conoscenza di questa straordinaria figura di Vescovo è stato mons. Saverio Xeres, docente di Storia della Chiesa presso la Facoltà teologica dell'Italia settentrionale, il quale ha posto in risalto due dimensioni fondamentali della sua personalità: il profondo legame di mons. Scalabrini con il suo contesto storico e geografico, che l’ha portato ad intervenire con responsabilità e instancabile carità nelle periferie umane dell’epoca, e, al tempo stesso, la sua capacità di guardare lontano e di riconoscere, come orizzonte dell’agire cristiano, il mondo intero, lasciandosi coinvolgere da fenomeni globali come quello delle migrazioni.
A conclusione del Forum e dei diversi gruppi di studio p. Daniele Sartori, missionario scalabriniano a Stoccarda, durante la Messa concelebrata insieme a mons. Xeres e a p. Gabriele Bortolamai cs, animatore del Centro di Spiritualità, ha commentato la parabola evangelica del Samaritano. Durante la liturgia sono stati ricordati i migranti e i rifugiati che hanno perso la vita nel tentativo di superare le frontiere e tutte le vittime della violenza e della persecuzione. (LD/SL) (Agenzia Fides 11/10/2014)