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Mogadiscio (Agenzia Fides)- Il generale guineano Sekouba Konaté, Alto Rappresentante dell’Unione Africana presso la Forza Africana in standby, si è recato in Somalia per ispezionare le truppe della Missione dell’Unione Africana in Somalia.
I militari africani (essenzialmente ugandesi e burundesi) appoggiano il governo di transizione di Mogadiscio, riconosciuto dalla comunità internazionale. La situazione nella capitale somala è in piena evoluzione dopo il ritiro delle milizie Shabab che ha permesso alle truppe governative di prendere il controllo di alcune zone della città.
Nel frattempo continua l’emergenza provocata dalla siccità che ha provocato la morte di migliaia di persone e la fuga di milioni di altre in Kenya ed in Etiopia, oltre in altre aree della Somalia. In tutto il Corno d’Africa (Somalia, Etiopia, Eritrea e parti del Kenya, oltre ad alcune zone dell’Uganda) sono 12 milioni le persone a rischio fame.
Il governo statunitense ha annunciato lo stanziamento di 17 milioni di dollari in aiuti supplementari (dei quali 13 sono destinati alla sola Somalia). Finora Washington ha stanziato 580 milioni di dollari per far fronte al dramma della siccità africana.
La Turchia ha lanciato un appello all’Organizzazione della Conferenza Islamica (IOC) per un intervento urgente in Somalia ed ha inviato una serie di aiuti d’emergenza nel Paese. Ad Istanbul il 16 agosto l’OIC terrà una riunione straordinaria per discutere un piano di aiuti al popolo somalo.
“Un sostanzioso aiuto” è stato inviato , a nome del Papa, dal Pontificio Consiglio Cor Unum ad alcune diocesi del Corno d'Africa. A renderlo noto, sulle pagine dell'Osservatore Romano, è il Segretario del Pontifico Consiglio, monsignor Giampietro Dal Toso, che sottolinea la “particolare attenzione con la quale Benedetto XVI segue la drammatica situazione della regione” e della sua "sollecitudine per le martoriate popolazioni”. (L.M.) (Agenzia Fides 12/8/2011)
