Kaya (Agenzia Fides) – Avviare la crescita e l'autonomia sociale ed economica della provincia attorno a Kaya, sita tra il deserto e la savana: è questo l’obiettivo di un ampio progetto di sviluppo umano, culturale, sanitario, socio economico e anche sportivo, denominato “Una sfida al deserto”, lanciato dal Magis, ("Movimento e Azione dei Gesuiti Italiani per lo Sviluppo").
Il progetto segna una svolta, il prossimo 30 ottobre, con l’inaugurazione delle lezioni al nuovo Istituto agricolo di Kaya. All’interno della scuola vi è anche una sala informatica aperta al pubblico con 20 postazioni attrezzate di computer. La gestione della scuola sarà affidata per i prossimi tre anni all’ufficio per le scuole cattoliche della diocesi di Kaya.
Oltre all’istruzione, i Gesuiti, grazie a un teme formato da religiosi e volontari laici, si occupano di sviluppare iniziative per l’approvvigionamento idrico, una cooperativa di lavoro, e altre attività di tipo sanitario.
Padre Umberto Libralato, vice presidente della Fondazione Magis, ha spiegato che alcuni mesi fa è stato completato il progetto di un grande lago artificiale a Lebda, riempitosi grazie alle piogge, che può contenere fino a 4 milioni di metri cubi d’acqua. Il lago consentirà l’irrigazione che darà lavoro agricolo con la cultura di ortaggi, verdure, mais a migliaia di persone, che si stanno già organizzando in tante piccole cooperative. “Stiamo contribuendo a creare un impatto generazionale storico”, spiega padre Umberto. I lavori sono stati progettati e realizzati in collaborazione con le autorità locali.
Inoltre si sta pensando anche alla costruzione di un centro ricreativo e sportivo, a beneficio dei giovani. Il Magis è un'opera dei gesuiti italiani che lavora per le missioni nel mondo intero. (PA) (Agenzia Fides 27/10/2010)