Chisinau (Agenzia Fides) - La testimonianza di una ragazza della Moldavia, vittima della tratta, che ingannata da tante promesse è stata poi costretta alla prostituzione in diversi paesi europei, è rappresentativa di tante altre giovani ragazze, adescate, comprate e sfruttate. E’ riuscita a tornare a casa solo perché liberata dalla polizia. Forte della sua esperienza, lancia un grido di allarme alle altre ragazze che si possono venire a trovare nella sua stessa situazione. Queste le sue parole: “Sono moldava ed abito in Moldavia. Lavoro nei cantieri. Il mio mensile è di 1600 lei, circa 100 euro al mese. Vi può sembrare una miseria, ma è la realtà. Noi siamo tutti sottopagati. Per la stanza in cui vivo pago ogni mese 700 lei, circa 45 euro. Quindi, finito il mio orario, ogni giorno vado a lavorare in altri cantieri. Quando ero più giovane, sognavo di andare a lavorare da qualche altra parte, e così comprarmi un appartamento. Mi hanno fatto sognare, mentendomi. Sono riuscita a tornare senza essere uccisa. Eravamo tre ragazze di 16, 17 anni. Ci fecero passare illegalmente da un paese all’altro. Dopo la frontiera capii tutto. Non so se mi hanno venduto più volte. Non voglio raccontare tutto quello che ho subito, né dove stavo. Forse in Italia, forse in Albania… Dicevano che dovevo pagarmi l’alloggio e il cibo. Era un continuo andare e venire di clienti. Ho sofferto tanto. Mi sono salvata perché la polizia ci ha trovato. Voglio dire alle ragazze: voi che ora siete giovani e belle, dovete avere rispetto di voi stesse. Non andate all’estero. Sono favole! La realtà è terribile.” (Luca De Mata) (Anticipazione del programma televisivo “La valigia con lo spago”: 4 puntate di un’inchiesta sui flussi migratori e le nuove schiavitù nel mondo che andranno in onda su Rai Uno dal 29 giugno, in seconda serata). (Agenzia Fides 25/6/2009; righe 14, parole 223)