Libreville (Agenzia Fides)-La Presidente del Senato del Gabon, Rose Francine Rogombé, ha prestato giuramento come Capo dello Stato ad interim, dopo la morte, l’8 giugno, del Presidente Omar Bongo. La cerimonia d’investitura, che si è svolta oggi, 10 giugno, a Libreville, la capitale del Gabon, è avvenuta nel rispetto delle norme costituzionali che prevedono, in caso di decesso del Presidente in carica, l’assunzione delle funzioni del Capo dello Stato ad interim da parte del Presidente del Senato e la tenuta delle elezioni presidenziali entro 45 giorni dalla morte del Presidente. La signora Rogombé ha giurato nella mani della Presidente della Corte Costituzionale, Marie-Madeleine Mborantsuo. Le due più importanti cariche del Paese sono dunque nella mani di due donne. Un dato significativo se si pensa che Omar Bongo, che è morto in una clinica di Barcellona, in Spagna, era il “decano” dei Presidenti africani, ed era un po’ il simbolo di un certo modo di fare politica in Africa, combinando gli affari di Stato con gli interessi personali. Era andato al potere nel 1967 e da allora ha governato il Paese mantenendo un rapporto molto stretto con l’antico colonizzatore, la Francia.
Bongo è però ricordato anche per i suoi molteplici interventi di mediazione in diverse crisi africane, ed è questa l’eredità più significativa che lascia al suo Paese e all’Africa. Ricordiamo le sue mediazioni nella guerra civile del Congo Brazzaville nel 1999, e più di recente nelle crisi della Repubblica Centrafricana e in Ciad.
Il Gabon si trova orfano di un Presidente che ha dominato per 40 anni la vita del Paese ma che non sembra aver preparato la sua successione. Il rispetto della procedura costituzionale è quindi una notizia positiva, e sembra, per il momento, smentire i timori di chi paventava una lotta di successione tra i collaboratori e la famiglia di Bongo (il cosiddetto “clan Bongo”). In Gabon però si afferma che sarà difficile organizzare in 45 giorni le elezioni anche perché le liste elettorali non sono aggiornate.
Il futuro del Gabon è incerto anche a causa della prevista riduzione della produzione di greggio, la principale ricchezza del Paese, dovuta al progressivo esaurimento dei giacimenti petroliferi. Bongo era riuscito a garantire la pace sociale grazie alla rendita petrolifera, che aveva permesso di creare una classe media di funzionari statali. Ma la prevedibile riduzione delle entrate petrolifere rischia di mettere in profonda crisi questo sistema di consenso. (L.M.) (Agenzia Fides 10/6/2009 righe 28 parole 403)