Roma (Agenzia Fides) - Il Gabon, con una superficie di 267.667 kmq. e una popolazione di circa 1.500.000 abitanti, è situato nel cuore del continente africano. Irrigato dal bacino del fiume Ogoué, il Paese ha un clima equatoriale, con piogge tutto l’anno. Il territorio è coperto di fitte foreste pluviali.
Popolazione. Il Gabon era popolato dai babinga, cacciatori pigmei. Nel XVI secolo il territorio fu invaso dai myene, ai quali successivamente si aggiunsero altre popolazioni. Attualmente oltre la metà della popolazione è bantu, suddivisa in più di 40 gruppi etnici (galoa, nkomi, irungu, fra gli altri). Circa un terzo è composto da fang e kwele, nel Nord; vi sono minoranze punu e nzabi nel Sud; infine, sono presenti anche baka e babongo pigmei.
Divisione amministrativa. Il Paese ha 9 regioni e 37 prefetture: Estuaire, Haut-Ogoué, Moyen-Ogoué, Nyanga, Ngounié, Ogoué-ivindo, Ogoué-maritime, Ogoué-lolo, Woleu Ntem. Libreville è la Capitale. Le altre grandi città sono Port Gentil, Masuku, Oyem.
La lingua ufficiale è il francese.
Storia. Già colonia francese, il Gabon è indipendente dal 17 agosto 1960. In base alla Costituzione del 1961, il Presidente della Repubblica è eletto per 7 anni a suffragio diretto, al pari dell'Assemblea Nazionale. Il primo Presidente del Gabon è stato Léon M'ba, morto nel 1967, cui è succeduto il Ministro della Difesa, Bongo, allora Albert-Bemard, che ha proseguito fedelmente nella linea inaugurata dal suo predecessore. Bongo, battezzato nella Chiesa cattolica, si è convertito all’islamismo nel 1973, assumendo il nome di El Hadj Ornar Bongo. In politica estera Bongo ha mantenuto buone relazioni con vari Stati della Regione. Nel 1979 e nel 1986, fu rieletto con il 99% dei voti, in elezioni presidenziali nelle quali era l'unico candidato. In coincidenza con i cambiamenti politici nell'Est europeo, alla fine del 1989 le forze di opposizione gabonesi tornarono a rivendicare un’apertura democratica. Dopo violenti scontri di piazza, il Presidente emendò la Costituzione e introdusse il multipartitismo. Oltre ad abolire la censura sulla stampa, invitò alcuni dirigenti dell'opposizione a far parte del Consiglio dei Ministri. Nel giugno 1990 tutte le organizzazioni politiche e sociali si riunirono in una Conferenza nazionale, in cui si giunse ad un accordo che prevedeva la realizzazione di libere elezioni presidenziali. Bongo le vinse ed il suo Partito (PDG) ottenne la maggioranza nell'Assemblea Nazionale.
La nuova Costituzione, approvata nel 1991, instaurò formalmente il multipartitismo. Le elezioni presidenziali del 1993, ancora una volta vinte da Omar Bongo, furono contestate dall'opposizione. Per quel che concerne i rapporti tra lo Stato e la Chiesa occorre ricordare l’Accordo Quadro fra la Santa Sede e la Repubblica del Gabon su alcuni principi e disposizioni giuridiche, relativo alle loro relazioni e alla loro collaborazione, firmato il 12 dicembre 1997 e ratificato il 2 giugno 1999. Il Gabon è stato il primo Paese dell'Africa sub-sahariana a firmare un Accordo Internazionale con la Santa Sede. Si lavora ora ad un Progetto di Accordo tra la Santa Sede e la Repubblica del Gabon sullo Statuto dell'Insegnamento Cattolico. Il Presidente della Repubblica ha contribuito direttamente alla costruzione della nuova Cattedrale di Mouila, St. Jean Apôtre. Il Gabon conosce stabilità al proprio interno, tanto da essere considerato ancora come una piccola oasi di pace nel tormentato quadro dei Paesi della Regione dell'Africa Centrale.
Economia: La disponibilità di risorse preziose quali petrolio, legno e minerali ha consentito di preservare intatta la foresta vergine e la sua ricca biodiversità. Fino agli anni '70, quando il petrolio fu scoperto in mare aperto, l'economia del Gabon dipendeva esclusivamente dal legno e dal manganese. Da allora, il settore petrolifero è divenuto il settore trainante dell'economia del Gabon, rappresentando oggi il 50% del Prodotto Interno Lordo e l'85% delle esportazioni. Il sottosuolo è comunque ricco di altre risorse tra cui: manganese, uranio, ferro ed oro. I prodotti agricoli, invece, sono presenti in quantità limitate: il Gabon resta infatti un importatore di prodotti alimentari. Le coltivazioni principali sono: caffè, cacao, zucchero e cuore di palma.
La storia dell’evangelizzazione Il primo tentativo di evangelizzazione risale nel 1673, ad opera di un Cappuccino. Nel 1884 venne inviato P. Bessieux, della Congregazione dello Spirito Santo, a Libreville, e nel 1863, fu eretto il Vicariato Apostolico del Gabon; nel 1875, venne fondata una seconda missione a Donguia; nel 1878 inizia l'evangelizzazione dell'interno, che si estende al Camerun, Guinea spagnola e Medio Congo (attuale Congo-Brazzaville); nel 1899 la prima ordinazione sacerdotale; nel 1913 la fondazione della missione di Mourindi; nel 1955 l’istituzione della Sacra Gerarchia (14 settembre), dipendente da Brazzaville (Congo); nel 1958 il Gabon diventa Provincia Ecclesiastica con Sede Metropolitana a Libreville; nel 1958 l’erezione della Diocesi di Mouila; nel 1961 l’ordinazione del primo Vescovo autoctono, Mons. Ndong; nel 1969 l’erezione della Diocesi di Oyem e nel 1974 di quella di Franceville; nel 1982 Papa Giovanni Paolo II compie una visita pastorale in Gabon; nel 2003 viene eretta la Diocesi di Port-Gentil e costituita la Prefettura Apostolica di Makokou.
I dati della Chiesa (fonte: Annuario statistico della Chiesa cattolica 2005): cattolici: 759mila; diocesi: 6; parrocchie: 74; Vescovi: 5; sacerdoti: 65; religiosi sacerdoti 68; religiosi non sacerdoti: 19; religiose: 165; catechisti: 1.494. La Chiesa gestisce 28 scuole materne, con 4.961 alunni; 223 scuole primarie con 62.934 scolari; 22 scuole medie inferiori e superiori con 12.897 studenti; 12 dispensari, un lebbrosario e 7 centri per malati cronici e invalidi. (L.M.) (Agenzia Fides 26/10/2007 righe 70 parole 922)