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Valencia (Agenzia Fides) - L'Opera di diritto pontificio "Aiuto alla Chiesa che soffre" parteciperà al V Incontro Mondiale delle Famiglie di Valencia attraverso il Segretariato Internazionale e quello Spagnolo, con due stands allestiti alla Fiera delle Famiglie. Qui presenteranno alle famiglie di tutto il mondo il lavoro realizzato dall'Associazione in più di 140 paesi di tutto il mondo, con speciale attenzione ai progetti che riguardano la promozione della famiglia e la difesa della vita. Il Segretariato Internazionale presenterà due progetti più rappresentativi dell'istituzione: la “Bibbia del Fanciullo” ed il “Catechismo Io Credo”; il Segretariato spagnolo presenterà la campagna “Togli le armi dalle loro mani!” per la riabilitazione dei bambini soldato in Sudan.
La diffusione dei due progetti relativi alla "Bibbia del Fanciullo" ed al "Catechismo Io Credo" è stata molto sostenuta. Il progetto della “Bibbia del Fanciullo” è frutto dell’iniziativa di P. Werenfried, fondatore dell’Opera. Nel 1979, proclamato "Anno dal Bambino” dalle Nazioni Unite, si distribuirono i primi esemplari in spagnolo e portoghese in occasione dell'incontro dei Vescovi ibero-americani con il Santo Padre Giovani Paolo II per la III Conferenza Generale del CELAM a Puebla (Messico). Da allora sono stati stampati più di 43 milioni di esemplari della Bibbia ed è stata tradotta in 150 lingue, la maggioranza parlate da minoranze etniche nei paesi più svantaggiati del pianeta. E’ stata appena pubblicata l'ultima traduzione in sindi, lingua indio-ariana parlata da circa 20 milioni di persone in Gujarat e Rajastán. Del “Catechismo Io Credo” sono stati pubblicati circa 4 milioni di esemplari in 20 lingue.
Per mezzo della presentazione della Campagna “Togli le armi dalle loro mani!” si cercherà di avvicinare i partecipanti alla Fiera al lavoro realizzato dalla Chiesa Cattolica in Sudan per recuperare i bambini obbligati a partecipare ai conflitti. La Campagna comprende due progetti sollecitati dai Vescovi delle diocesi sudanesi di El Obeid e Rumbek, dove si sviluppano programmi specifici di riabilitazione dei bambino-soldato in un paese che ha vissuto più di cinque decenni di conflitto armato. (RG) (Agenzia Fides 26/6/2006, righe 24, parole 337)
