Madrid (Agenzia Fides) – E’ stato presentato ieri nel corso di una conferenza stampa il rapporto di attività delle Pontificie Opere Missionarie (POM) in Spagna per l’anno 2021.
Ad intervenire il direttore delle POM spagnole, padre José María Calderón, suor Roberta Tremarelli, segretario generale della Pontificia Opera della Santa Infanzia ed il missionario Luis Carlos Rilova IEME (Istituto spagnolo delle missioni estere), venuto dallo Zimbabwe per testimoniare come l'aiuto delle POM sostenga la presenza della Chiesa e l'evangelizzazione.
"Il punto di forza delle POM sono le raccolte nelle parrocchie nelle giornate dedicate", ha spiegato padre José María Calderón. Nel 2021 le Pontificie Opere Missionarie hanno raccolto in Spagna 17.977.193 euro, grazie alle tre campagne annuali che vengono organizzate: Domund, la Giornata Missionaria Mondiale (72% del totale), la Giornata dedicata all’Infanzia Missionaria e quella delle Vocazioni autoctone.
Lo scorso anno le POM spagnole hanno sostenuto circa 2600 progetti legati all’Infanzia Missionaria: "Colgo l'occasione per ringraziare tutti i bambini fedeli e spagnoli che hanno contribuito ad aiutare i bambini nei paesi di missione", ha commentato suor Roberta Tremarelli.
Spazio anche alla testimonianza del missionario Luis Carlos Rilova, 12 anni in Zimbabwe, precisamente nella diocesi di Hwange. Lì, oltre ad essere sacerdote di 23 comunità, ha chiesto e gestito l'aiuto offerto dalla Santa Sede ai territori di missione, attraverso le Pontificie Opere Missionarie. Padre Rilova ha spiegato come questo aiuto per il suo lavoro missionario sia stato sostanziale non solo per fare fronte alle spese ordinarie ma per dare vita a dei progetti molto impegnativi quali la costruzione di nuove cappelle, parrocchie, la realizzazione di materiali di evangelizzazione ed il sostegno dei centri pastorali della diocesi.
"Gli africani non solo ricevono – ha spiegato padre Rilova - ma collaborano anche in molti modi. E questa collaborazione si traduce nel lavoro manuale di costruzione degli edifici, ma anche in collaborazione con le giornate missionarie celebrate lì. Ad esempio alcuni gruppi di bambini aiutano i contadini a togliere le erbacce, e quello che ottengono in cambio lo offrono nelle raccolte dell'Infanzia Missionaria”.
Alla base della generosità del popolo spagnolo nei confronti delle attività missionarie vi è un grande lavoro di sensibilizzazione che le POM portano avanti in modo costante.
Da un lato si promuove la sensibilizzazione attraverso le attività missionarie nelle diocesi (nel 2021 si sono realizzati 44 convegni e tavole rotonde, 12 mostre; 286 visite alle scuole), dall'altra parte viene offerta una formazione missionaria aperta a tutti grazie alla collaborazione dell'Università San Dámaso di Madrid, dell'Università San Vicente Ferrer di Valencia e della Facoltà di Teologia della Spagna settentrionale.
Fondamentale la preghiera per le missioni. “Chiediamo a tutti i monasteri di vita contemplativa di pregare una volta al mese per i missionari e per l'evangelizzazione”, ha spiegato José María Calderón, che ha anche evidenziato l'iniziativa dei “missionari malati”, che offrono la loro sofferenza per la missione. Molto importante anche il lavoro svolto dalle POM spagnole attraverso i media, con tre riviste, cinque programmi radiofonici, un programma televisivo e una forte presenza sui social network.
Infine sono stati citati i numeri dei missionari spagnoli nel mondo che ad oggi ammontano a circa 10.382, di cui il 54% sono donne. Si tratta per lo più di religiosi, religiose e sacerdoti, anche se vi sono 662 laici. Il 67% è in America e il Paese che accoglie più missionari spagnoli è il Perù.
(EG) (Agenzia Fides 1/7/2022)