Kantsasar
di Gianni Valente
Aleppo (Agenzia Fides) - Lunedì 9 dicembre i responsabili di tutte le Chiese e comunità ecclesiali presenti a Aleppo hanno avuto un secondo incontro con i rappresentanti dei gruppi armati che hanno preso il controllo della città siriana. E’ stato il primo incontro avvenuto dopo la fuga del Presidente Bashar al Assad e dopo che gli insorti hanno espugnato anche Damasco. “Eravamo presenti tutti: vescovi, e poi sacerdoti e religiosi” riferisce all’Agenzia Fides il gesuita Antoine Audo, Vescovo caldeo di Aleppo, che parla di “incontro molto positivo”.
L’inedito summit si è svolto presso la chiesa e il convento dei Francescani dove si trova anche il Vicariato apostolico dei cattolici di rito latino. “La loro intenzione” riferisce il Vescovo Audo “appare quella di dare fiducia. Le attese sono buone”, soprattutto se si tiene conto del fatto che “eravamo ormai in una strada senza uscita: manca l’elettricità, tutto è caro, per tante persone è difficile riuscire a mangiare”
Per ora – conferma Audo – le nuove forze che dominano la scena, di matrice islamista, non mostrano di voler imporre cambiamenti e condizionamenti nella vita ordinaria delle comunità ecclesiali: “Al contrario, cercano di dare fiducia mostrandosi rispettosi delle nostre tradizioni e delle nostre preghiere. Io ho detto a loro che noi come cristiani arabi rappresentiamo una realtà unica nella storia e nel mondo. Ho richiamato qualche esempio della storia degli arabi musulmani con i cristiani, e del contributo dei cristiani a questa storia. Ho aggiunto che la condizione dei “Dhimmi” (membri non musulmani di uno Stato guidato dalla Legge islamica, ndr) può essere interpretato in senso negativo e in senso positivo, che i cristiani non possono essere cittadini di seconda classe, e dobbiamo lavorare insieme. Loro apparivano molto interessati a queste considerazioni”.
Durante l’incontro, i rappresentanti delle comunità cristiane hanno avuto rassicurazioni sul fatto che non ci saranno cambiamenti nei regolamenti delle scuole che fanno capo alle comunità ecclesiali, dove ragazzi e ragazze studiano insieme nelle classi miste. “Loro” prosegue il Vescovo caldeo “hanno chiesto a tutti i funzionari pubblici di riprendere le loro funzioni, E hanno detto che è finito il servizio militare obbligatorio durato per tutti questi anni”.
Secondo il Vescovo Audo, conosciuto per le sue acute analisi dei contesti e dei processi politici,
“C’è stata una decisione internazionale concordata per garantire questa via d’uscita per la Siria. Non si poteva continuare a andare avanti nel vicolo cieco che era stato imboccato”. Una soluzione che ha coinvolto certo la Turchia e gli USA, “ma anche la Russia e l’Iran, La Russia ha detto a Assad di andare via,” e così “si è evitato ulteriore spargimento di sangue”.
Ora, a Aleppo – racconta il Vescovo Audo – la vita ritorna alla “normalità”, della quale fanno parte anche i problemi di sussistenza e le difficoltà a procurarsi i beni di prima necessità. Tutte le comunità ecclesiali mettono in atto iniziative per consentire alle persone almeno di mangiare. E si preparano a celebrare il Natale con sobrietà: “Forse” riferisce il Vescovo Audo “non ci saranno parate e momenti spettacolari. Ma chiunque vuole venire a trovarci nelle nostre chiese e nei nostri episcopi durante i giorni di festa sarà il benvenuto”: (Agenzia Fides 10/12/2024)