Colombo (Agenzia Fides) - La popolazione dello Sri Lanka ha voltato pagina e affidato totalmente la nazione al presidente in carica Anura Kumara Dissanayake, eletto nel settembre scorso. Il recente voto per eleggere il nuovo Parlamento ha confermato la vittoria del National People’s Power (Npp), la coalizione di sinistra che sostiene il presidente in Dissanayake, che ha ottenuto oltre il 70% dei seggi. Nel voto del 14 novembre, l'alleanza ha ottenuto 159 seggi nel Parlamento di 225 membri, più della maggioranza dei due terzi, necessaria a riformare la Costituzione, punto toccato da Dissanayake nella campagna elettorale. Le elezioni, indette dallo stesso presidente Dissanayake dopo la vittoria alle presidenziali di settembre, ha confermato il pieno sostegno popolare a Dissanayake, promosso dal movimento "Aragalaya", il movimento spontaneo di protesta, emerso negli ultimi anni per contrastare il vecchio establishment, che aveva condotto il paese alla grave crisi che ancora lo attanaglia.
La nazione, infatti, lotta per superare la crisi sociale ed economica e aspetta che il Fondo Monetario Internazionale, giunto in soccorso del paese con una linea di prestito di complessivi 2,9 miliardi di dollari, annunci il via libera a un'ulteriore tranche di circa 337 milioni di dollari da erogare. Il presidente Dissanayake ha illustrato piano per completare la ristrutturazione del debito da 12,5 miliardi di dollari: il paese stipulerà accordi bilaterali con creditori come singoli come Giappone, Cina e India.
"Dobbiamo riportare l'economia su un percorso stabile", ha dichiarato. Per farlo il presidente si è affidato a una donna: Harini Amarasuriya è stata nominata Primo ministro dello Sri Lanka, a capo di un esecutivo di 21 membri. La scelta ha ricordato agli osservatori la tradizione "al femminile" della leadership in Sri Lanka, come l'ex presidente Chandrika Kumaratunga (che ha guidato lo Sri Lanka dal 1994 al 2005).
Per guidare la ripresa, il governo conta su due fattori chiave dell’economia srilankese: il turismo e le rimesse dei migranti. Inoltre nell'agenda di governo - secondo il programma politico di Dissanayake - vi sono la lotta alla corruzione, l'abbassamento delle tasse per le face meno abbienti, il potenziamento di misure di welfare, secondo un approccio di un maggiore intervento dello stato nei settori strategici dell’economia.
(PA) (Agenzia Fides 21/11/2024)