ASIA/SRI LANKA - Il Cardinale Ranjith: "Speranza, la parola giusta per dire lo spirito che regna in Sri Lanka"

mercoledì, 28 maggio 2025 evangelizzazione   giubileo   politica   economia  

Colombo (Agenzia Fides) - "Lo Sri Lanka attraversa una fase di profondo rinnovamento politico e democratico. Dal novembre 2024 abbiamo un nuovo presidente e un nuovo parlamento che hanno una maggioranza assoluta e che stanno cambiando la vecchia struttura di potere, legata a una classe politica che si è rivelata corrotta e si è macchiata di abuso di potere e violazioni dei diritti umani. Nel paese, che sta uscendo da una grave crisi sociale ed economica, si respira una nuova speranza": è quanto dichiara in un colloquio con l'Agenzia Fides il Cardinale Albert Malcolm Ranjith, Arcivescovo di Colombo, capitale dello Sri Lanka. "Speranza - rimarca il Porporato - è proprio la parola giusta per dire lo spirito che regna oggi nel paese. E noi cattolici stiamo celebrando il Giubileo della Speranza, quindi la nostra presenza, la nostra mente, le nostre parole, il nostro orientamento è in piena sintonia con quanto sta accadendo a livello politico, sociale ,culturale e spirituale nella nazione".
In quell'ultimo passaggio elettorale "ci si aspettava un cambiamento e c'è stato: è in carica ora un governo che è di orientamento socialista e che appare onesto e dedito al bene della popolazione, conscio delle sue responsabilità, un governo che intende combattere la povertà e creare benessere per le classi sociali più svantaggiate", nota. "Il nuovo governo - afferma - ha avviato una stagione nuova e si è messo all'opera per rendere giustizia a quanti hanno subito ingiustizie in passato, a quanti sono in carcere o hanno sofferto per le violazioni dei diritti fondamentali. E lo sta facendo seguendo un percorso di legalità, nel pieno rispetto delle prerogative di legge".
Un settore su cui l'esecutivo del nuovo presidente Anura Kumara Dissanayake sta impegnando risorse e attenzione - rileva il Cardinale "è l'economia del paese. E' in corso una lenta risalita dopo la crisi, seguendo i consigli del Fondo Monetario Internazionale che ha concesso dei prestiti. Siamo in una fase di ripresa, anche il turismo è in fase di pieno rilancio e questo fa ben sperare, è un settore importante della nostra economia che contribuisce a creare prosperità".
"Certo - prosegue il Cardinale Ranjith - che il processo di ripresa durerà almeno un paio di anni, ma siamo sulla buona strada. Nella popolazione oggi si respira un certo ottimismo, si vede una classe politica responsabile e un presidente in cui la gente ha riposto fiducia. Anche la maggioranza della popolazione cattolica lo ha sostenuto e la Chiesa intrattiene buoni rapporti con il governo. Vi sono buone prospettive di lavorare insieme".

Nel rapporto tra la Chiesa cattolica e le istituzioni politiche c'è una ferita ancora aperta, nota a Fides il Cardinale: "Vi è la questione della giustizia ovvero di rintracciare e processare i colpevoli, esecutori e mandanti, responsabili delle attentati terroristici di Pasqua, avvenuti nelle chiese e in hotel, nel 2019. Il presidente Dissanayake ha annunciato una nuova inchiesta per la trasparenza e per cercare la verità. Siamo fiduciosi, c'è una Commissione che periodicamente interpella anche alcuni dei nostri sacerdoti. Fin dal principio abbiamo chiesto verità e giustizia contro l'insabbiamento del caso. Ora aspettiamo che si proceda secondo la legalità e che emergano le reali responsabilità o le complicità negli apparati pubblici. Le vittime attendono giustizia", nota, ricordando con gratitudine che la Santa Sede ha deciso di includere i 167 fedeli cattolici uccisi in chiesa in Sri Lanka la domenica di Pasqua il 21 aprile 2019 nel Catalogo dei "Testimoni della fede" del XXI secolo redatto dal Dicastero delle Cause dei santi e presentato nel corso dell'Anno giubilare.
Intanto, racconta "la vita della Chiesa va avanti: si cammina come Popolo di Dio, continuiamo le nostre attività sociali educative e caritative a servizio del gente. Le comunità stanno vivendo Giubileo, ogni diocesi ha preparato un calendario con celebrazioni e attività di carattere spirituale: è per noi un momento di rinnovamento interiore e per ripartire con nuovo slancio che viene dal Signore. Il tema della speranza proprio si accorda al sentimento comune nel cuore della gente: in questa fase della vita nazionale, siamo portatori di speranza, nutriamo la speranza che viene da Dio. Ci mettiamo in ascolto e mettiamo a disposizione le nostre forze perchè il Signore completi l'opera sua, e perchè noi possiamo fare umilmente e con fede la nostra parte".

Infine il Cardinale parla di Papa Leone XIV: "Lo vediamo come persona che, grazie alla sua esperienza missionaria, è attenta alla realtà di tutte le Chiese. Credo che avremo in lui un solido punto di riferimento. Con il suo richiamo a Papa Leone XIII, ci ha detto che la Chiesa è chiamata oggi a dare risposte cristiane ai tempi moderni. Confidiamo nella sua guida umile e sapiente".
(PA) (Agenzia Fides 28/5/2025)


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