Assisi (Agenzia Fides) - Essere discepoli missionari, dai 0 ai 99 anni, è un processo continuo che dura tutta la vita. E’ una riflessione rivolta a tutti i battezzati dai più piccini ai più avanti in età quella offerta da Suor Roberta Tremarelli AMSS - Segretario generale “uscente” della Pontificia Opera dell'Infanzia Missionaria alla 22ma edizione delle Giornate nazionali di formazione e spiritualità missionaria in corso ad Assisi. La serie di incontri e iniziative organizzati a Assisi intorno al tema “Ai crocicchi delle strade. Andate e invitate!” È in programma fino a domenica 1° settembre.
Suor Tremarelli è intervenuta nella mattinata di oggi, venerdì 30 agosto, con una relazione dal titolo “Lo stile di azione del discepolo missionario” concentrata su alcuni aspetti che dovrebbero essere propri dello stile del discepolo missionario: “La preghiera è la prima azione missionaria e quindi è ciò che dovrebbe caratterizzare la vita quotidiana di ogni discepolo missionario, la preghiera intesa come ponte che ci unisce a Dio e agli altri. La testimonianza è l’elemento essenziale nella nostra vita di discepoli missionari. Essa come afferma Evangelii Nuntiandi al n.21, comporta presenza, partecipazione e solidarietà”.
Controcorrente, sentinella, umile, gioioso alcuni degli aggettivi che potrebbero essere accostati ad uno stile da discepolo missionario.
Il discepolo missionario vive una “dedizione al Regno di Dio, alla Parola, a Cristo. E allo stesso tempo al popolo, alla comunità in cui è inserito, a cui appartiene in quanto figlio di Dio, comunità di passaggio o stabile”.
Il discepolo missionario ha sempre uno stile comunitario anche quando è solo. “Se vogliamo essere discepoli missionari, dobbiamo essere persone che collaborano. Questo non significa partecipare a infinite riunioni, unirsi a comitati o riempire ogni momento della nostra agenda – ha continuato suor Tremarelli.
In conclusione, rivolgendosi agli adulti, educatori, catechisti, insegnanti cattolici, genitori suor Roberta che per 7 anni ha guidato la Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria ha esortato: “Siamo responsabili di far desiderare il bello, il buono, il giusto, cioè l’Assoluto… La proposta del vangelo è la più bella, ineguagliabile, l'unica che può dare la gioia ai bambini, ai giovani, agli adulti, alle famiglie, agli anziani, agli ammalati”.
Le Giornate di formazione contengono nel programma una tavola rotonda che vedrà la partecipazione di don Tommaso Nava, sacerdote “fidei donum” in Perù, Mauro Marangoni e Chiara Bolzanella, famiglia missionaria della diocesi di Padova, e suor Esther Koudoglo, missionaria togolese delle Piccole Suore della Sacra Famiglia. Sabato è in programma un collegamento per approfondire il tema “Pellegrini di speranza” con tre testimonianze missionarie e il racconto del pellegrinaggio nella terra dei martiri. Infine domenica don Giuseppe Pizzoli, direttore della Fondazione Missio, terrà l’intervento conclusivo. IEG) (Agenzia Fides 30/8/2024)